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Cassandro: “Ottimismo, spensieratezza e coesione anche nelle ultime gare”

Il difensore 23enne, arrivato a gennaio dal Cittadella, ha parlato in conferenza stampa a pochi giorni dal suo esordio in Serie A nel finale di Fiorentina-Lecce 1-0

UMORE. “Non è cambiato questa settimana ma non cambia neanche dopo le vittorie, come quella con l’Atalanta. C’è ottimismo e spensieratezza. Mister e staff analizzano le partite in maniera oggettiva senza farsi condizionare dal risultato, cosa che accade spesso nel calcio. Sappiamo cosa migliorare, analizziamo gli errori e c’è consapevolezza di andare in ogni campo per fare la nostra partita”

COSA MIGLIORARE. “Essere più attenti e sapere che gli episodi sono importanti in A. Il mister non perde tempo e stiamo preparando la gara dal punto di vista mentale e tattico nonostante l’assenza dei nazionali”.

ESORDIO. “Non pensavo alla soddisfazione, dovevo aiutare la squadra a segnare. A mente fredda ero dispiaciuto per la sconfitta perché abbiamo fatto un’ottima partita. Gendrey mi ha fatto questo regalo perché gli sono venuti i crampi, io ho cercato di restare concentrato e farmi trovare pronto. Sono soddisfatto per questo piccolo traguardo, ma devo migliorare su alcuni aspetti per aiutare la squadra”.

CITTADELLA. “Per me era una seconda famiglia, c’era un gruppo fantastico e ho legato con tutti. C’è una filosofia molto familiare, non ci sono molte pressioni da parte dei tifosi e aspettative dal mondo calcistico. Ciò aiuta i giovani a esprimersi e il direttore è bravo a trovare giocatori funzionali. Lo ha dimostrato Antonucci, Baldini, Crociata, esploso a gennaio. Chiunque gioca a Cittadella dà l’anima, si sente parte del gruppo e trova dei risultati”.

COMPAGNI. “Con tutti i compagni ho un rapporto bello, mi hanno scritto tutti. Sento Perticone quotidianamente, mi ha aiutato dal punto di vista difensivo e mentale. Era contento ma non esterna le proprie emozioni, mi dice sempre di migliorare. Per me è un mister di casa che mi aiuta. Tra B e A c’è un gap notevole, fisico, mentale e tecnico. Mi ha colpito l’errore individuale, può compromettere una prestazione e il risultato di squadra. Ci deve essere attenzione maniacale perché ogni errore può essere fatale e compromettere prestazioni ottime”.

RUOLI. “Io ho iniziato da centrocampista e poi in Primavera quando andavo su in prima squadra a Bologna il direttore Bigon, sostituto di Corvino, vedeva in me una prospettiva da terzino. Ero scettico ma dopo qualche anno mi sono ricreduto. Baroni parla molto, coinvolge tutti e aiuta ogni singolo giorno a migliorare individualmente. Io faccio il terzino destro anche perché siamo ben coperti altrove, non c’è bisogno di un mio adattamento. Se c’è necessità io sono disposto a giocare in altre zone ma oggi non ci sono necessità”.

LAUREA. “La laurea in scienze motorie? Inizialmente avevo intrapreso quest’avventura scolastica perché mi faceva piacere mantenere la mente attiva nel tempo libero. Sono riuscito a laurearmi in tre anni e sto continuando in management dello sport, che più m’interessa nella gestione della squadra e aspetto societario. La triennale mi ha dato un’infarinatura su quello che faccio quotidianamente, mi piace sapere quello che faccio e ho studiato per questo”.

PUNTI. “Non so dire quanti punti servono. Ogni partita è vitale e importante, sono convinto che giocheremo queste partite con spensieratezza, coesione e positività. Noi in A possiamo fare bene e ora arriva il rush finale e siamo pronti”.

 

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Bar Biggi BRUNICO
Bar Biggi BRUNICO
1 anno fa

Ci vogliono 8 punti,, il traguardo SALVEZZA ovvero MIRACOLO passa dal via del mare dove purtroppo abbiamo lasciato punti pesanti con le dirette concorrenti,,e gli scontri salvezza sono proprio con le inseguitrici,,basterebbe battere il VERONA E non perdere con le altre,, all ultima giornata poi un BOLOGNA più che tranquillo,,,3 col Verona 2 con SPEZIA E SAMPDORIA, 1 A Empoli,,. Il minimo che non dovrà mancare,, FIDUCIOSI

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