Il proprietario (assieme a Biagino De Matteis) di Anima&Cuore, Spranto e Trattoria Piazza San Pietro, realtà che assieme costituiscono un’offerta culinaria a 360° a Galatina, ha parlato del suo progetto per poi raccontare la passione per i colori giallorossi. La redazione di CalcioLecce.it ha avuto il piacere di intervistarlo
Da Galatina, bellissima città d’arte nel cuore del Salento, arriva la proposta gastronomica, completa ed accattivante, di Biagino De Matteis e Alessandro De Pascalis. I due hanno deciso di proporre agli amanti della buona cucina la possibilità di gustare diverse tipologie di piatti attraverso la tre esperienze differenti da vivere nel territorio galatinese. Parliamo di Anima&Cuore, ristorante con cucina creativa del territorio, Spranto, pizzeria e hamburgeria dove recarsi per vedere le partite del Lecce davanti ad una buona birra accompagnata da cibo di qualità, e Trattoria Piazza San Pietro, dedicata alla cucina tipica regionale.
Tre buoni motivi per vivere Galatina. Buonasera Alessandro, come descriveresti il vostro progetto?
“Siamo partiti con il nostro ristorante Anima&Cuore, ristrutturando un palazzo abbandonato in pieno centro per consegnare a Galatina un tipo di cucina che non aveva. A livello personale venivo poi dall’esperienza del Jack’n Jill, pub di Cutrofiano che ho fatto lavorare tanto portandolo a conoscenza nazionale. Per questo sono, per così dire, tornato alle origini decidendo di aprire il pub Spranto che mi ha portato a reinterpretare il concetto di locale notturno-pizzeria-birreria, portandomi dietro la conoscenza che avevo accumulato con l’esperienza di Anima&Cuore. Ovvero soprattutto qualità, prodotti di nicchia ed a chilometro zero, magari che non servivano tanto in ristorante come macelleria e latticini ma che ci portano ad alzare il livello della nostra offerta con Spranto. Dopodiché abbiamo captato che mancasse un luogo in cui gusta della cucina locale fatta in casa secondo tradizione, per questo da quest’anno abbiamo realizzato un nuovo format con la Trattoria Piazza San Pietro, che ci ha così concesso di abbracciare un po’ tutti i gusti, andando a completare un’offerta a 360°”.
Cosa pensi abbiano in comune le vostre attività con un club come il Lecce?
“Beh, in tutti i nostri locali puntiamo su un team di persone giovani, dando loro l’opportunità di mettersi alla prova e di esprimersi, così come il Lecce fa cercando spesso di scovare talenti sconosciuti da contesti anche molto lontani. Noi diamo la possibilità a tantissime persone di fare esperienza importante, che possono poi mettere da parte o sfruttare per continuare con questa strada. Ci sono tanti ragazzi che escono da qui e poi aprono dei loro locali forti dell’esperienza maturata con noi. Questo anche perché diamo grande importanza al gruppo, al team, mettendoci del nostro. D’altronde se non sei un ottimo allenatore puoi anche avere materiale importante, ma non riesci mai a lavorare come dovresti”.
Tra ieri e oggi, cosa rappresenta per te il Lecce?
“È sempre stato un enorme vanto per il territorio. Da sempre il tifo per il mio Galatina e per il Lecce è tutto, sento molto i colori che rappresentano e questo viene dall’aver sempre vissuto il campo. Tifare Lecce vuol dire avere un forte senso d’appartenenza per il territorio, perché sappiamo bene quanto i giallorossi vadano a rappresentare tutti noi salentini. Avere il Lecce in Serie A, poi, rappresenta orgoglio e vanto non da poco”.
Concludendo, quali piatti dei vostri menu, a cui sei particolarmente legato, proporresti?
“Per Anima&Cuore sceglierei il filetto di cavallo in vino negramaro, che è storico per noi. Per la trattoria calza più di tutto il piatto di tria e ciciri, salentina al 100%. Per quanto riguarda Spranto proporrei il nostro hamburger “Amazing”, che ricalca molto la tipologia dello street food da stadio, per restare in tema”.
