Il 20 giallorosso, fondamentale in chiave offensiva nello scacchiere tattico di mister Liverani, è stato colui che ha contribuito maggiormente alle realizzazioni dei compagni.
Che il ritorno a Lecce di Filippo Falco sarebbe stato uno dei più grandi colpi di mercato targati Meluso nella passata estate non vi erano molti dubbi. In pochi potevano tuttavia immaginare un impatto così devastante del pulsanese su un campionato, quello di Serie B, che lo ha visto spesso protagonista, ma ancora mai top player assoluto nel suo ruolo. Quest’anni invece, e numeri alla mano, le cose sono cambiate il meglio, e a goderne è stato il gioco di Liverani.
Il fatto di avere un elemento così tecnico e veloce, seppur tatticamente maggiormente anarchico rispetto ai compagni, ha consentito alla vivace manovra offensiva del Lecce targato Liverani di tenere spesso in scacco le difese avversarie, che da un lato dovevano seguire attentamente il veloce giro-palla salentino mantenendo la posizione, dall’altro erano costretti a tenere un occhio di riguardo sul 20 giallorosso per raddoppiarne prontamente la marcatura.
Non sempre quest’accortezza è bastata, anzi, ed a confermarlo ci sono, come detto, i numeri. Con 9 passaggi decisivi, Pippo Falco è stato il re degli assist tra i giallorossi. Assist fondamentali, di pregevole fattura; vedi le due perle con cui ha mandato in gol Petriccione e La Mantia nel match con lo Spezia, con il Salento ad esplodere di gioia.
Di particolare rilevanza anche l’aspetto relativo ai dribbling, spesso preludio dell’assistenza-gol ai colleghi. Con tre marcature in seguito a una giocata personale, l’ex Benevento è infatti colui che in cadetteria più di tutti è stato premiato da tale soluzione. E, neanche a dirlo, il più cercato dai compagni di squadra nelle gare più contratte, con percentuali altissime (oltre il 70%) di dribbling riusciti. Ora, per lui, l’occasione/ostacolo più importante: confermarsi in Serie A.