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Con il Lecce l’esordio di Pioli. Milan da ricostruire ma con la Champions a vista

I rossoneri sono reduci da un periodo di grande difficoltà culminato nell’esonero di Giampolo. Il quarto posto obiettivo stagionale dista però solo quattro punti con un campionato davanti.

C’era una volta il Milan. Verrebbe da usare questo titolo per descrivere già nel principio quella che si presenta come l’ennesima stagione deludente (e saremmo a otto di fila) del glorioso club rossonero. In realtà nella nuova dimensione in cui il club milanese è costretto a muoversi, quella di una squadra di fascia B rispetto a chi può giocarsi lo scudetto, le speranze di far meglio degli anni passati non possono certo considerarsi esaurite.

Alla base della nuova annata c’è una semi rivoluzione, quella di un club in ricostruzione sulle ceneri post-berlusconiane e che, tra debiti e risanamenti di bilancio, è costretto a guardare al portafogli più che ai colpi. Su questa onda i proprietari del fondo Elliott, subentrati alla misteriosa gestione di Yonghong Li, hanno optato per un rinnovamento totale.

Redini tecniche in mano al trio Maldini-Boban-Gazidis, con quest’ultimo già artefice di mezzi miracoli economici in un Arsenal che, in un quasi ventennio di difficoltà e zero vittorie, si è sostenuto a suon di plusvalenze. E’ appunto questa la nuova frontiera di una società che non può ancora misurarsi con potenze del calibro della Juve. E che, nel frattempo, è costretta a lottare con Atalanta, Lazio e Roma per un posto Champions.

Rispetto a bergamaschi e romani, però, l’avvio di campionato del Milan è stato un incubo. C’era grande fiducia su Marco Giampaolo, reduci dalle spettacolari stagioni con Empoli e Sampdoria. Il gioco per arrivare al risultato: questo era l’obiettivo del tecnico marchigiano che, complice una campagna acquisti non propriamente straordinaria, non è riuscito a trovare il bandolo della matassa.

Il risultato? Prestazioni sottotono laddove non inguardabili, conclusioni latitanti, risultati deludenti. Eppure proprio dalla classifica arriva forse il dato migliore, visto che il Milan è comunque riuscito ad ottenere 9 punti. Pochi, per carità, ma considerando che il quarto posto è a sole quattro lunghezze nulla da cui non poter ricostruire.

Proprio tale senso di recuperabilità ha indotto la dirigenza a sfruttare la seconda sosta per un clamoroso cambio, clamoroso perché arrivato dopo la sofferta vittoria in casa del Genoa. Giampaolo out, Pioli in. Andati a vuoto gli assalti a Spalletti, si è puntato sul parmense. Una scelta molto poco apprezzata dai tifosi e forse coraggiosa. Quella di un tecnico che, come Giampaolo, punta sul gioco e sull’intensità dello stesso per arrivare ai risultati.

Per Pioli una situazione ambientale più difficile di quella di classifica, senza dubbio. E non meno complicata è quella legata allo spogliatoio. E’ lì che nascono i problemi di un Milan poco squadra e molto mix di campioni alla ricerca di sé stessi. Su tutti Suso, snaturato dietro le punte, e Piatek, lontano parente dell’inarrestabile bomber ammirato lo scorso anno.

Con Pioli la struttura tattica dei rossoneri dovrebbe propendere, almeno di base, su un classico 4-3-3. A livello di interpreti cambierà molto poco: Donnarumma padrone della porta, Theo Hernandez di una corsia mancina troppo a lungo senza padroni, Biglia della regia. L’unico elemento davvero positivo di inizio annata, il portoghese Rafael Leao, sarà uno dei punti di riferimento del tridente completato da Suso e Piatek. Pioli riporrà ancora grande fiducia in loro. Anche perché così tante alternative non è che ci siano.

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4 anni fa

Auguri per la partita del Milan poi anche auguri per la partita con la Juventus è auguri passati per la partita della Roma è Atalanta che inaugurò lo stadio è auguri per il nuovo allenatore del Milan che naturalmente vorrà i 3 punti in concomitanza naturalmente col la sua prima partita casualmente col Lecce vittima sacrificale del campionato di serie A

Lupiae66
Lupiae66
4 anni fa

Ma che commento e? Prendi pr i fondelli? Ma vai al bar dello sport con qualche altro tifoso a parlare di Cristiano Ronaldo e delle altre scemenze che vi dite tra tifosi delle “grandi squadre”

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