Un doppio grave infortunio compromette le sue due stagioni nel Salento, condite comunque dal contributo alla salvezza in A con De Canio e da qualche rammarico.
Tra i tanti calciatori sfortunati e incompiuti che hanno vestito la maglia del Lecce, in epoca recente merita sicuramente quantomeno un posto sul podio Edward Ofere. L’attaccante longilineo, fisico imponente e passo felpato da nigeriano atipico, ha infatti vestito la maglia giallorossa per due stagioni, fatte di alti e bassi, con una salvezza e una retrocessione dalla A alla B. Ma soprattutto con appena un quarto delle gare totali in cui è stato a disposizione.
Nato nell’estremo sud della Nigeria nel 1986, è stato notato quando vestiva la maglia dei locali Enugu Rangers dal Malmo, che appena 19enne lo ha portato in Svezia. Sulle sponde del Mar Baltico ha fatto benissimo, con una media di un gol ogni 3 gare e lotte al vertice da protagonista nel massimo campionato svedese.
Non un big assoluto, di quelli su cui mette presto gli occhi mezza Europa, ma un giocatore affidabile che può far certamente il caso delle piccole dei principali campionati continentali. Ecco che, proprio sul gong del mercato estivo 2010, dal Salento arriva l’offerta giusta: la zampata dei Semeraro vale poco meno di un milione di euro e Ofere è del Lecce.
Qualche settimana per carburare e alla terza è già in campo nel finale con il Parma. Niente guizzo decisivo, ritardato solo di un mese. A fine ottobre è tra i marcatori dell’importante 2-1 casalingo con il Brescia. E, dopo un paio di settimane tra campo e panchina in cui il Lecce fatica un po’, a dicembre da il meglio di sé. Prima realizza l’inutile centro dell’1-3 con il Genoa. Poi, una settimana dopo, ecco il gran gol con il Chievo che da il là al successo per 3-2. Due gare giocate interamente, due vittorie per i giallorossi.
E anche due gol nelle ultime due gare che, non fosse per l’egoismo di Nacho Piatti, sarebbero stati 3. In Napoli-Lecce, sullo 0-0, l’argentino salta tre avversari; ma, con Ofere solissimo a porta sguarnita, cerca di saltare anche De Sanctis, che lo stoppa. La disperazione dell’ex Malmo è ancora negli occhi dei tifosi giallorossi, e alla fine sarà ko 1-0 causa euroCavani.
L’episodio funge quasi da sliding door della stagione di Ofere, che non troverà più il sorriso. Dopo la sosta arriva il ko interno nel derby con il Bari, prima della trasferta in casa Lazio. Il Lecce firma il colpaccio e vince 1-2, ma per il lungagnone africano non c’è da festeggiare: fuori per infortunio, ginocchio ko e operazione il 18 gennaio seguente. Per i salentini alla fine sarà salvezza, ma Ofere non riuscirà a superare i problemi fisici e festeggerà dalla tribuna. Una vera beffa per un attaccante cercatissimo, pochi giorni prima del fattaccio, da diverse big, tra cui la Fiorentina.
Per tornare a disposizione dovrà aspettare la nuova stagione. Nuovo tecnico, Di Francesco, e nuove speranze nonostante la preparazione difficoltosa. Il Lecce non è il solito, come il solito non è Ofere, titolare solo nello 0-0 in casa del Genoa. Inizio della rinascita? Macché. Nemmeno il tempo dell’avvicendamento in panca con l’arrivo di Cosmi, che il nigeriano subisce un altro crack al ginocchio, condito da nuova operazione. Tornerà a disposizione a metà aprile, ma la condizione non è adeguata ad aiutare i salentini nella complicata bagarre salvezza.
La triste, per l’esito e per i rimpianti, avventura di Ofere a Lecce finirà dopo la retrocessione in Serie C, con la risoluzione consensuale di un contratto troppo importante per la categoria in cui avrebbero giocato i Tesoro. E per tornare a giocare la punta dovrà attendere un anno, quando punteranno su di lui gli svedesi del Trelleborg. I gol, nella seconda patria come nelle successive Scozia e persino Vietnam, non mancheranno in media ai minuti giocati. Che, purtroppo, saranno sempre troppo pochi per un calciatore sfortunato e ancora in attesa di due assist. Dalla fortuna e da Piatti.
Il gol contro Chievo e brescia
Nu bidone!
Nel 2010 contro il Napoli
Gran calciatore però Nacho Piatti ?❤
Ofere non era male. Ricordo che si fece male all’Olimpico contro la Lazio nel suo momento migliore per poi non riprendersi .
In quella azione passai dall’essere gasato comu nu ippopotamu…finendo poi per castimare qualsiasi cosa avesse a che fare con Piatti. ????