A Nyon sancita la linea che le federazioni dovrebbero rispettare: iniziare il prima possibile e giocare tre volte a settimana.
Chiara, netta e ormai definita. E’ la linea guida che l’Uefa intende portare avanti nell’immediato post-emergenza coronavirus, dalla quale sembra potersi delineare il profilo di un calcio europeo ad altissimi ritmi per portare a termine la stagione 2019/2020.
Il direttivo dell’associazione continentale ha infatti deciso, assieme alle 55 federazioni che ne fanno parte, di dare priorità assoluta alla conclusione dei campionati nazionali. Senza però tralasciare le Coppe, che verrebbero disputate dopo il termine degli stessi.
Ma come è possibile fare tutto ciò senza sforare eccessivamente nell’annata successiva? L’indicazione sarebbe quella di giocare ogni tre giorni a partire dalla ripresa, prevista per fine maggio-inizio giugno. Ritmi altissimi e club inevitabilmente sotto stress per portare a termine i campionati. Dopodiché toccherebbe alle coppe, per le quali sarebbero previsti match di sola andata e, in caso il calendario fosse più ridotto del previsto, anche Final 8/4.
Per gli ultimi atti delle competizioni europee si profila dunque l’estate inoltrata, verosimilmente metà agosto. Dopo una breve pausa sarebbe la volta della Nations League e/o playoff per l’Europeo. Prima, dunque, dell’inizio dei tornei 2020/2021, che avverrebbe non prima di ottobre.