Domenica sera, abbiamo ospitato in diretta l’ex portiere del Lecce nel campionato 2002/2003. Prima del momento amarcord, Gegè ha detto la sua sul momento del calcio, bloccato dal COVID-19. Nel finale, poi, il racconto sulla sua nuova attività da guida di giovani portieri.
Generoso Rossi esamina così l’aspetto psicologico di un numero 1 durante questo strano momento, pronunciandosi contro ogni tentativo di riprendere una stagione ormai compromessa: “Specialmente per un portiere è dura. Lavorare chiusi in quattro mura è difficile. La ripresa del campionato genererà un torneo falsato. Si dice il 4 maggio, ma nutro i miei dubbi. Per me la stagione 19/20 è finita. Così andiamo a rovinare la stagione successiva, giocando in estate. Serve la preparazione, e non si fa un periodo di preparazione adeguato vedremo partite di livello scadente”.
NUOVI CONTAGIATI. I rischi ricaduta poi sono molto alti: “Nessun calciatore si deve riammalare, in tal caso saremo punto e a capo. I campionati vanno azzerati, come se quest’anno non ci fossero stati”.
SOSPENSIONE. L’ex estremo difensore non vuole sentir parlare di formula alternative per salvare il campionato corrente: “Se è crisi per tutti è così anche per il calcio. E’ crisi per gli operai, che sono da mesi senza stipendio ma non deve essere crisi per il calcio che vuole riprendere. Si riprende il calcio, ma poi ci si chiede perché i comuni mortali non possono riprendere. Si potrebbe riprendere a settembre giocando fino a dicembre questa stagione e poi quella nuova da gennaio in poi. Se hanno sospeso basket, pallavolo e altro, perché non deve sospendersi il calcio? Potrebbe essere un’idea”.
LE PORTE CHIUSE. Giocare a porte chiuse potrebbe rappresentare un piccolo svantaggio per la banda Liverani: “Il pubblico ti aiuta quando giochi in casa, soprattutto negli scontri diretti, come capita per il Lecce. L’effetto campo è relativo contro squadre molto più forti, come Juventus, Napoli, Milan, Inter…Ma negli scontri diretti, giocare tra le mura amiche aiuta”.
PROFESSIONALITA’. Generoso Rossi, oggi responsabile di una scuola portieri in Campania, è protagonista di una speciale campagna social contro i “mestieranti” del calcio. Gegè posa su Instagram impersonando vari mestieri, spiegando così: “Il fatto dei mestieri ‘continua la ricerca’ è una provocazione. Ognuno di noi deve fare il proprio mestiere. Come si fa a fare l’istruttore dei portieri se non si è mai stati in porta? Io posto quotidianamente appunto foto in cui mi cimento in altri mestieri: fruttivendolo, pescivendolo, macellaio ecc… Ce ne sono tanti in giro…Come non si deve improvvisare in vari mestieri, non si deve neanche improvvisare a fare il preparatore dei portieri”.
CRESCITA. Rossi è un maestro a tutto tondo: “Ai miei portieri insegno prima a credere in loro stessi. Io voglio creare uomini prima, non calciatori. Se c’è il talento curiamo il talento. Io sono contento se un ragazzo mi dice: ‘mister il tuo rimprovero mi ha aiutato nella vita, a passare un esame, a trovare lavoro…”
MESSAGGIO PER IL LECCE. In chiusura, Generoso Rossi esprime il suo messaggio di positività per la sua ex squadra: “Il Lecce merita la salvezza per quanto espresso sul campo. I giallorossi meritano di stare in Serie A”.
