L’ex difensore del Lecce affida a un videomessaggio su Instagram la notizia della sua positività al Coronavirus, chiarendo alcuni aspetti.
Il difensore giallorosso, asintomatico, racconta il suo ritorno in Calabria, avvenuto in sicurezza: “Ero ad Alessandria fino al 25 aprile, una volta scesi in Calabria ci siamo denunciati al medico curante e, per mia spontanea volontà, ho fatto il tampone a Rosarno. Ci hanno avvisato della positività solo dopo 3 giorni, mentre invece all’atto del test ci avevano detto che in tal caso saremmo stati chiamati dopo 8 ore. State tranquilli, ho seguito le regole, non ho frequentato supermercati e altro. Solo dei miei familiari mi han portato la spesa e sono già in quarantena”
Le preoccupazioni dell’atleta vertono appunto sulla velocità nello svolgimento dell’annosa pratica nel meridione: “Sono perplesso perché se non avessi fatto il test di mia spontanea volontà sarei una persona libera perché oggi scade la mia quarantena. E’ questo che mi preoccupa. Dico questo perché per mia etica personale ho avuto e ho tanto rispetto per il Sud. Conosco le problematiche e ho tanto rispetto per la mia famiglia e per i miei compaesani”.
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NIENTE PANICO #regionecalabria
Un post condiviso da Antociccio13 (@cicciocosenza13) in data:
Povero Ciccio.. Non ti rammaricare purtroppo questa pandemia ci sta insegnando tante regole giuste frutto di tanti errori che non eravamo e non sapevamo come affrontare.
Speriamo solo di imparare a convivere con questa brutta situazione. Certo è che ora
tutto è cambiato.. e per questo è meglio proteggerci gli uni dagli altri sperando che passi presto questincubo. Comunque rimarrai per sempre il nostro Ciccio. Un abbraccio forte. Peppe.