Cade oggi l’anniversario di ben due salti in Serie A del Lecce: quello del 1997 con Ventura e quello del 2008 con Papadopulo.

Come già avvenuto per il 13 giugno, anche il 15 è un giorno doppiamente storico per il Lecce. Alla data odierna risalgono infatti ben due salti in massima serie da parte del club salentino, accaduti rispettivamente 23 e 12 anni fa.

Il più datato è quello del 1997, quando il Lecce di Gianpiero Ventura riuscì nell’impresa di tornare in Serie A da neopromosso, evento mai avvenuto nella storia della società giallorossa. Al sorprendente campionato dei ragazzi terribili dell’emergente allenatore genovese mancava solo la ciliegina sulla torta per rendere perfetta un’annata già andata ben oltre le aspettative. Era il Lecce di Lorieri, Macellari, Mazzeo, del primo Casale ma soprattutto della coppia dei sogni Francioso-Palmieri.

E chi se non loro poteva decidere l’ultimo atto, quello del Dino Manuzzi di Cesena. In quella torrida domenica pomeriggio il Lecce aveva bisogno di tre punti per evitare sorprese, le quali furono allontanate dopo pochi secondi. Ci pensò Super Mino Francioso a gonfiare la rete con un gol dei suoi, facendo esplodere di gioia le migliaia di supporter salentini presenti. Nemmeno un minuto e Lecce avanti, e al 33′ era già festa. Questo grazie al bellissimo raddoppio di Checco Palmieri, suggellato poi dal tris dello stesso attaccante pugliese nel finale. Per i giallorossi era momento di far festa.

Come avvenne poi più volte in futuro, compreso lo stesso giorno del 2008. Lecce-Albinoleffe, finale di ritorno dei playoff. Per il club salentino erano i primi spareggi promozione della storia, un appuntamento da non fallire visto che si arrivava all’ultimo atto dopo un cammino stupendo, rovinato però da Chievo e Bologna che fecero meglio. Anche lì una squadra di ragazzi emergenti ma con la giusta dose d’esperienza. Un gruppo meno spettacolare, ma ugualmente concreto grazie alla verve offensiva e all’intesa di Tiribocchi-Abbruscato.

Anche in quell’occasione fu decisivo l’avvio: 10 minuti e Abbruscato punì Marchetti come già avvenuto all’andata, quando il Lecce si impose a Bergamo per 0-1. Per l’undici di Papadopulo, collettivo solido e tatticamente impeccabile, portare a casa la promozione fu sofferto ma alla portata, nonostante il brivido del pari di Ruopolo a 15 dal termine. Poi per il Via del Mare fu trionfo. Con tanto di due aste “ciAo Bari” orgogliosamente sventolato da Schiavi.