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Amnesie, la tassa-rigori e idee che rimangono tali: il baratro tattico da cui uscire

Il Lecce incassa la sesta sconfitta consecutiva, la quarta dalla ripresa della Serie A, e palesa, al netto delle indisponibilità, una serie di oggettive criticità da combattere per sperare nella salvezza.

Il calcio è fatto di episodi e la gara di ieri, nel suo percorso dal 2-2 al 4-2, ne è stato un manifesto. Dal break giallorosso con Falco che taglia in campo e spara il suo mancino sulle gambe dei difensori alla ripartenza del Sassuolo tradotta in rete da Boga dopo un flipper nell’area di Gabriel è passato poco più di un minuto. Poco più di un minuto dalla possibilità di vantaggio al timbro sul sesto k.o. di fila.

Il calcio è sì fatto di episodi, ma nonostante qualche scampolo di segnale confortante, denotato da tecnico, presidente e d.s., il Lecce ha messo ancora a nudo i suoi più gravi limiti che, ponderati con le oggettive difficoltà dettate da patemi fisici e errori di tenuta durante il lockdown, rischiano di essere fatali dopo una prima parte di campionato dove delle buone prestazioni di qualche effettivo hanno anche sopperito agli errori compiuti in sede di calciomercato.

DIFESA TROPPO FRAGILE. Abbiamo esaminato spesso i numeri della difesa. Nel post lockdown i gol subiti ammontano a 14 in 4 gare, troppi per una squadra che punta a salvarsi, anche se lo fa tramite il gioco. Il confronto con gli altri campionati genera poi risultati ingenerosi, esaminati qui. Naturalmente, non parliamo di retroguardia come reparto ma come fase. Il Lecce visto in queste gare fa tanta fatica a recuperare palla, orfano anche di chi è deputato a farlo come Deiola e Majer. Poi, ancor peggio, i famigerati errori individuali sono una costante: ieri già dopo pochi minuti Lucioni e Paz hanno soltanto assistito al pallonetto di Caputo, incredibilmente solo in area e poi, specialmente quando si deve recuperare, il pacchetto difensivo diventa ancor più instabile.

ROBA DA…PAZ. Da tre gare consecutive, il Lecce subisce l’assegnazione di calci di rigore. Dalla Juventus al Sassuolo i penalty sono stati quattro in tre gare. Al netto di un dato generale in risalita per tutta la Serie A, nel pacco degli errori facente parte del paragrafo precedente c’è questa costante. Nehuen Paz, titolare nelle ultime due gare, è stato suo malgrado protagonista di rigori concessi tra le proteste del Lecce: la scivolata su Depaoli e la trattenuta su Ferrari hanno pesato e non poco nella ricerca di gloria di una squadra che ad oggi ha difficoltà anche in avanti.

TRA MENTE E GAMBE I. Il Lecce nella prima parte di campionato riusciva a compensare i gol subiti con una prolificità offensiva apprezzabilissima per una squadra in lotta per la salvezza. Ieri, ricollegandoci alla positività palesata da Liverani, Meluso e Sticchi Damiani, si sono rivisti scampoli di quel Lecce capace di confezionare bellissime giocate, veloci e coordinate, per raggiungere la porta avversaria, da trafiggere con il tanto decantato riempimento dell’area che sopperisce all’assenza di calciatori capaci di risolvere le gare con una giocata. Anche se in Babacar, la cui stagione difficilmente prenderà una piega diversa, ci speravamo.

TRA MENTE E GAMBE II. Per riempire l’area però serve la condizione fisica, aspetto che latita nel Lecce post-lockdown. Se si fa fatica a recuperare la propria posizione dopo un’azione offensiva (ieri Liverani ha parlato dell'”eccesso di generosità di Calderoni” che si è sovrapposto a Falco prima di subire il 3-2), è normale che la lucidità in fase di copertura vien meno e il tasso tecnico di un avversario eventualmente più dotato la fa da padrone.

TESI. La coperta dei vari aspetti in campo, rosa, condizione e tattiche, è corta e le complicanze di infortuni e mancati recuperi rischiano di creare sconquassi. Ad otto partite dal termine, però, il Lecce è lì a lottare per la permanenza in Serie A, come si era preventivato. C’è ancora spazio per prove d’appello. La classifica e la matematica dicono questo. Ma bisogna cambiare registro per non sfociare in un commento senza un fine tangibile di punti e salvezza.

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Direttore1982
Direttore1982
3 anni fa

Da stasera la vedo sempre più nera.. il genoa sta a +2 .. pertanto dobbiamo svoltare già da martedì e vincere contro di loro.. Lo spero ma non vedo presupposti positivi. Mi auguro che la prossima stagione sia programmata meglio di questa pessima sotto tanti punti di vista

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