Lo scorso week-end un centro del centrocampista altoatesino ed ex giallorosso, arrivato proprio con la squadra contro cui ha rischiato tantissimo, ha regalato ai Ramarri il primo successo in campionato.
Tra Manuel Scavone e l’Ascoli deve esserci uno strano rapporto di odi et amo, questo è lampante. Il centrocampista classe 1987 è noto ai tifosi del Lecce non solo per essere stato un dei protagonisti dell’ultima promozione in Serie A, ma anche perché proprio nell’arco di quella stagione fu protagonista di un episodio spaventoso.
Primi secondi di gioco di Lecce-Ascoli del 1° febbraio 2019, una palla alta arriva nella zona di conflitto tra Scavone e Beretta che si scontrano. Colpo alla tempia per il mancino di Liverani, che sviene e cade malissimo a terra, facendo tremare il Via del Mare e soprattutto compagni e famigliari. Soccorsi immediati, successivo trasporto in ambulanza e ricovero al Fazzi. Scongiurato il peggio e tutto ok, con tanto di rientro in campo per la festa promozione con lo Spezia. Ma anche un grandissimo spavento.
L’anno dopo Scavone resta in Puglia, sponda Bari. Non centra stavolta la promozione, e così nell’estate successiva è acquistato dal Pordenone. Torna dunque in Serie B con i Ramarri, giocandoci per la prima volta dopo l’addio al Lecce. L’undici di Tesser gioca bene ma non viaggia a mille, e soprattutto non riesce a trovare la prima vittoria. Fino a sabato scorso, quando è proprio Manuel Scavone, con un tocco ravvicinato da punta vera, a regalare tre punti fondamentali. Dove? Proprio ad Ascoli, proprio contro i bianconeri. Da grande paura ad immensa gioia è un attimo lungo quasi due anni. E tra chi, colori a parte, ha certamente gioito del ritorno al gol di Scavone in B ci sono anche tanti suoi ex tifosi giallorossi.