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Le pagelle di Calciolecce

Reggina-Lecce, le pagelle: Gabriel è un angelo. Step-Taxi incidono sul match, Coda rischia di rovinarlo

Le pagelle di Reggina-Lecce: l’estremo brasiliano per l’ennesima volta decisivo. Benino anche la difesa, la punta e Listkowski gli unici insufficienti.

LECCE:

Gabriel 8 – Va al Granillo, si prende i tre punti, se li mette in tasca e li porta a Lecce. Sontuoso in tutto e per tutto, il brasiliano mette la sua firma a caratteri cubitali sul ritorno alla vittoria esterna dei suoi e sul secondo clean sheet di fila, questo tutto completamente suo. Oltre a determinazione e pulizia nelle sortite, due prodezze decisive: la parata in uscita bassa su Rivas e il rigore di Menez bloccato con classe assoluta

Adjapong 6 – Prestazione davvero difficile da decifrare la sua. Da un lato la corsa e il traversone basso diventato assist decisivo per il tacco vincente di Stepinski, dall’altra una gestione delle situazioni non all’altezza. Perde decine e decine di palloni spesso in modo banale (anche oggi copertura zero), i cross che arrivano dalla sua parte sono sempre appannaggio degli avversari e si prende anche il lusso di sprecare un 4 contro 3 in ripartenza, in superiorità e a 2 dal termine. Sufficienza ai limiti del regalo

Lucioni 6,5 – Una delle prestazioni difensive più sofferte dell’anno, a dispetto di quanto il risultato finale lasci immaginare. Lo “zio” lotta su ogni pallone, contro ogni avversari, anticipa, ci mette ogni goccia di sudore ed esce vincitore dalla battaglia. Commette però anche un paio di sbavature: non c’erto sull’inesistente rigore, quanto sui tanti cross arrivati nel finale

Dermaku 6,5 – Grande impatto sul match, contiene bene gli avanti calabresi che è chiamato marcare. Diversi buoni interventi, il più importante al 32′ su un Rivas lanciato a rete. Purtroppo nell’occasione si fa male alla coscia destra: ennesimo calvario che non ci voleva

dal 33′ Meccariello 6,5 – Prova sulla falsariga di quella del partner Lucioni. Anche la sua è tutta impegno e volontà, ma anche quel pizzico di imprecisione che, ad esempio, lo porta ad andare a vuoto sul cross che trae in inganno magari non Lucioni, ma il signor Volpi sì. Si rifà poco dopo salvando sulla linea il colpo di testa di Denis

Zuta 6,5 – Ecco che vuol dire avere un terzino che sa marcare. Il macedone del nord garantisce equilibrio ad una difesa spesso sbilanciata e lascia davvero le briciole agli insidiosi avversari. Barcolla come tuto il reparto, potendo però uscirne decisamene a testa alta

Henderson 6,5 – Con la solita classe ed eleganza, le più belle invenzioni di un Lecce non particolarmente brillante sono suo appannaggio. Anche l’azione vantaggio trae origine da una sua grande giocata su un pallone che sembrava perso sul fondo. Non altrettanto all’altezza la sua prestazione difensiva che, condita da giallo, induce Corini a cambiarlo

dal 60′ Majer 6 – Non è al meglio della condizione, ma non si vede. Chiamato in causa nel momento di maggiore sofferenza, si fa trovare presente dando adeguata copertura alla difesa. Recupero fondamentale

Tachtsidis 7 – Tra i giocatori di campo divide con Stepinski la palma di migliore. Riesce a dominare il reparto e la zona di competenza nonostante un match giocato per quasi un’ora in grande difficoltà. Ogni palla toccata è un’invenzione, i suoi centimetri sono decisivi nelle fasi clou e con compagni più attenti il match sarebbe stato chiuso ben prima dell’intervallo, con tanto di sofferenza risparmiata

Bjorkengren 6 – Un’altra prestazione “alla Bjorkengren”. Dà equilibrio alla manovra, giropalla sempre preciso e puntuale, il giusto pressing. Nulla di più, però, non riuscendo a fare quel salto di qualità a livello di personalità, difetto che lo porta a prediligere sempre e solo il passaggio dietro alla giocata più coraggiosa

dal 60′ Listkowski 5,5 – Un approccio inspiegabile alla gara. I suoi avrebbero bisogno di corsa, attenzione, concentrazione e palleggio, ed invece si presenta con un fallo a palla lontana da cartellino arancione e ogni pallone toccato lo spazza pur senza avversari nel raggio di decine di metri. Deve crescere ancora tanto

Mancosu 6 – Il capitano arriva a Reggio Calabria in versione light. Tocca pochissimi palloni, qualcuno lo sbaglia, solo un paio gli spunti interessanti ma nulla del suo livello. Si guadagna la sufficienza con una diagonale super che nega alla Reggina di andare in gol

dall’81’ Calderoni sv

Stepinski 7 – Il polacco ci mette il tacco sulla vittoria. Un colpo da maestro, da rapace d’area, gli consente finalmente di sbloccarsi dopo un lungo periodo negativo. Grande giocata a parte, si era già mostrato pimpante prima del gol decisivo e anche dopo mette ogni energia a disposizione dei compagni

dall’81’ Dubickas sv

Coda 5 – La sua prestazione non è da “solito Coda”, ma non è che abbia giocato poi così male. Un paio di spunti, due gol sfiorati per poco e tanta tecnica seppure a volte condita da un pizzico di presunzione. Rovina però la sua prestazione, rischiando di compromettere quella della squadra, a causa di due ammonizioni totalmente inutili, perché giunte sulla trequarti avversaria. E salterà il big match con l’Empoli

All. Corini 6,5 – E’ vero, il Lecce ha disputato una delle sue gare più brutte dell’anno. Tuttavia, tra errori singoli e poca lucidità in manovra, i giallorossi sono riusciti a comportarsi da squadra, soffrendo il giusto in inferiorità e meritando tre punti non piovuti dal cielo. Il risultato più giusto oggi sarebbe stato un anno, ma il mister può godersi la prima vittoria “cinica” della stagione

REGGINA:

Nicolas 6 Del Prato 5 Loiacono 6 (75′ Bellomo 5,5) Cionek 5,5 Di Chiara 5,5 Bianchi 6 Folorunsho 6,5 Situm 5,5 (75′ Micovschi 6,5) Rivas 6.5 (38′ Menez 5) Liotti 5,5 Charpentier 5,5 (48′ Denis 6) All. Baroni 6

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