Ecco la comparazione tra le pagelle del Lecce scritte dalla nostra redazione e i quotidiani sportivi/locali. Mancosu-Rodriguez i migliori, poi Gabriel e gli altri giovani. Nikolov-Majer flop.
Luciani Falco e Zuta che andassero via dove vogliono pure AGGRATIS basta kasendiannu x il bene del LECCE. Grande Corini dalla prox fai giocare la stessa squadra degli ultimi 20 min. …in panca i senatori tranne.il CAPITANO?❤️
Goleccego
3 anni fa
Mi sorprende, francamente, la quasi sufficienza raccolta da Lucioni, al quale, sia chiaro, deve essere riconosciuto un grande attaccamento alla maglia; tuttavia, non possiamo reiterare l’errore di essere troppo legati ai colori, per evitare di dover rifare tutto punto e a capo. Non dobbiamo dimenticare, infatti, il disastro combinato lo scorso anno da Meluso, che pure aveva contribuito a portarci dalla C alla A, ma che, senza le magie del grande di Pantaleo Corvino, ci avrebbe rispedito alla C in due anni (paghiamo ancor oggi Benzar, il fenomeno, pronipote del conte Vlad di Transilvania). Per quanto sopra, tanta gratitudine a Lucioni, ma teniamoci stretta la coppia Dermaku e Pisacane, se vogliamo sperare in un immediato ritorno in A. E puntiamo con coraggio sui giovani prelevati da Corvino, che sono di qualità a denominazione d’origine controllata e garantita (da Pantaleo Corvino, ca l’unica cosa fiacca ca ha fatta è cu nu ndrizza la spaddhra de fraima quandu fice la leva a Otrantu: questo per sorridere un po’).
Posso rispondere per me e per il 5,5 che io ho dato, chiaramente, e non per i colleghi (molti dei quali come vede hanno dato più di me). Però credo che un po’ tutti lavoriamo allo stesso modo, e che molto spesso chi legge commette l’errore di mischiare discorsi che non si toccano e vedendo aspetti che non esistono per un giornalista. Per carità, affetto e gratitudine per quello che Lucioni ha fatto a Lecce, ma le assicuro che né tale sentimenti né l’eventuale necessità di mettersi alle spalle “chi ha fatto il suo tempo” trovano spazio (perché non devono) in un voto che è puro e mero giudizio sui 90 minuti. Ieri Lucioni ha giocato un gran primo tempo, con una piccola sbavatura su Bajrami ma due pezze enormi su altrui errori. Ha tenuto testa anche nella difficile ripresa, commettendo però la grave indecisione che per poco non ci costava lo 0-3, per poi “rialzarsi” nuovamente. Semplicemente era un match da 6,5 abbassato di un voto dal sopracitato errore. Tutte le altre valutazioni devono esulare dal discorso voti secchi sul match.
Non sparo nel mucchio tanto per fare casino, così come ho tenuto a precisare il senso di gratitudine che dobbiamo riservare a Lucioni. Resta il fatto, incontestabile, che a volte (e questo non vale per te – ti prego diciamoci del tu, l’ho sempre fatto per 40 anni con tutti i miei collaboratori) il sentimento di gratitudine tende inevitabilmente a innalzare la valutazione di qualcuno (vedi la sufficienza piena data da qualcuno di grande esperienza a Lucioni e a Tachtidis). Non vorrei che si corresse il rischio di commettere errori per un malinteso senso di “memoria storica”: il tempo è un’entità ambivalente, manichea, come una sorta di Giano Bifronte o di Dr. Jekyll e Mr. Hyde. A volte è una risorsa (vedi i tanti anni di pratica agonistica che sono davanti ai 5 ragazzi subentrati ieri), a volte è una condanna (vedi il declino cognitivo che comincia a darmi qualche problema); tuttavia, il tempo che passa è un strumento di accumulo di esperienze e con il mio intervento precedente volevo solo evidenziare come il riscontro di gravi errori commessi nel passato (Benzar, Shakov e Co.) ci deve insegnare a far meglio e con Pantaleo Corvino abbiamo preso la direzione giusta. Personalmente, avviandomi alla conclusione, visto che tutti ci picchiamo di saperne di calcio, resto dell’idea che la coppia centrale ad hoc sia quella formata da Pisacane e da Dermaku (sempre che il mio amico “puffo” Giuseppe Congedo sia in grado di mettergli i fasci muscolari a posto). Per finire in bellezza, caro Alessio, ti faccio i complimenti per la gentilezza, la moderazione e anche per la competenza: bravo!
Luciani Falco e Zuta che andassero via dove vogliono pure AGGRATIS basta kasendiannu x il bene del LECCE. Grande Corini dalla prox fai giocare la stessa squadra degli ultimi 20 min. …in panca i senatori tranne.il CAPITANO?❤️
Mi sorprende, francamente, la quasi sufficienza raccolta da Lucioni, al quale, sia chiaro, deve essere riconosciuto un grande attaccamento alla maglia; tuttavia, non possiamo reiterare l’errore di essere troppo legati ai colori, per evitare di dover rifare tutto punto e a capo. Non dobbiamo dimenticare, infatti, il disastro combinato lo scorso anno da Meluso, che pure aveva contribuito a portarci dalla C alla A, ma che, senza le magie del grande di Pantaleo Corvino, ci avrebbe rispedito alla C in due anni (paghiamo ancor oggi Benzar, il fenomeno, pronipote del conte Vlad di Transilvania). Per quanto sopra, tanta gratitudine a Lucioni, ma teniamoci stretta la coppia Dermaku e Pisacane, se vogliamo sperare in un immediato ritorno in A. E puntiamo con coraggio sui giovani prelevati da Corvino, che sono di qualità a denominazione d’origine controllata e garantita (da Pantaleo Corvino, ca l’unica cosa fiacca ca ha fatta è cu nu ndrizza la spaddhra de fraima quandu fice la leva a Otrantu: questo per sorridere un po’).
Posso rispondere per me e per il 5,5 che io ho dato, chiaramente, e non per i colleghi (molti dei quali come vede hanno dato più di me). Però credo che un po’ tutti lavoriamo allo stesso modo, e che molto spesso chi legge commette l’errore di mischiare discorsi che non si toccano e vedendo aspetti che non esistono per un giornalista. Per carità, affetto e gratitudine per quello che Lucioni ha fatto a Lecce, ma le assicuro che né tale sentimenti né l’eventuale necessità di mettersi alle spalle “chi ha fatto il suo tempo” trovano spazio (perché non devono) in un voto che è puro e mero giudizio sui 90 minuti. Ieri Lucioni ha giocato un gran primo tempo, con una piccola sbavatura su Bajrami ma due pezze enormi su altrui errori. Ha tenuto testa anche nella difficile ripresa, commettendo però la grave indecisione che per poco non ci costava lo 0-3, per poi “rialzarsi” nuovamente. Semplicemente era un match da 6,5 abbassato di un voto dal sopracitato errore. Tutte le altre valutazioni devono esulare dal discorso voti secchi sul match.
Non sparo nel mucchio tanto per fare casino, così come ho tenuto a precisare il senso di gratitudine che dobbiamo riservare a Lucioni. Resta il fatto, incontestabile, che a volte (e questo non vale per te – ti prego diciamoci del tu, l’ho sempre fatto per 40 anni con tutti i miei collaboratori) il sentimento di gratitudine tende inevitabilmente a innalzare la valutazione di qualcuno (vedi la sufficienza piena data da qualcuno di grande esperienza a Lucioni e a Tachtidis). Non vorrei che si corresse il rischio di commettere errori per un malinteso senso di “memoria storica”: il tempo è un’entità ambivalente, manichea, come una sorta di Giano Bifronte o di Dr. Jekyll e Mr. Hyde. A volte è una risorsa (vedi i tanti anni di pratica agonistica che sono davanti ai 5 ragazzi subentrati ieri), a volte è una condanna (vedi il declino cognitivo che comincia a darmi qualche problema); tuttavia, il tempo che passa è un strumento di accumulo di esperienze e con il mio intervento precedente volevo solo evidenziare come il riscontro di gravi errori commessi nel passato (Benzar, Shakov e Co.) ci deve insegnare a far meglio e con Pantaleo Corvino abbiamo preso la direzione giusta. Personalmente, avviandomi alla conclusione, visto che tutti ci picchiamo di saperne di calcio, resto dell’idea che la coppia centrale ad hoc sia quella formata da Pisacane e da Dermaku (sempre che il mio amico “puffo” Giuseppe Congedo sia in grado di mettergli i fasci muscolari a posto). Per finire in bellezza, caro Alessio, ti faccio i complimenti per la gentilezza, la moderazione e anche per la competenza: bravo!