
Le pagelle di Lecce-Brescia: lo spagnolo è troppo affamato per trattenerlo in panchina, grande impatto anche di Majer e Henderson. Hjulmand ancora gigante.
LECCE:
Gabriel 6 – Doppia beffa per il brasiliano, che vive una serata tranquilla come non accadeva da tempo. E’ bravo a ribattere su Ayè ed avrebbe salvato il gol, non fosse per il clamoroso strafalcione dell’assistente che non vede un fuorigioco più che netto. Incolpevole sul bis, prima del quale è rimasto spettatore
Maggio 6 – La media tra il 7,5 che meriterebbe prima del 93′, quando è anticipato da Ayè per un’azione da 4,5. Il terzino veneto ci mette corsa ed anche qualità, concretizzata nel lancio che propizia il vantaggio di Rodriguez. Poi un paio di altri ottimi assist, soprattutto una spizzata per Hjulmand non sfruttata, prima di quel minimo di sofferenza, purtroppo decisiva, del finale
Lucioni 7 – Il vice capitano fa il capitano per una sera già di fatto nel primo tempo, vista la latitanza di Mancosu. Perfetto nella prima frazione (salva un gol quasi fatto opponendosi al tiro di Martella), compie un paio di prodezze in area anche nella ripresa, trascinando i suoi. Sui gol non può nulla
Pisacane 6,5 – Meno pulito di Lucioni, certamente non meno efficace. Il campano ringhia sugli avanti ospiti e non gli lascia nemmeno le briciole. Non sarà bello da vedere palla al piede, ma quando Gabriel subisce due soli tiri regolari c’è da essere soddisfatti
Zuta 6 – Il macedone del nord gioca finalmente una prova di sostanza difensiva e coraggio offensivo, sfornando un paio di grandi cross come quello sprecato da Hjulmand. Si trasforma poi in gladiatore insuperabile da quella parte, ed il Brescia non è mai pericoloso. Purtroppo per lui la prestazione è semi-rovinata dall’errore di posizionamento su Ayè, il cui colpo di testa regolare propizia il gol, quello sì irregolare, di Bisoli
Hjulmand 6,5 – E’ il lottatore della mediana di Corini, colui che da solo nel primo tempo si mangia avversari e crea occasioni a ripetizione. E’ quello che tira di più: ben quattro occasioni, su una è bravo Joronen ma sulle altre il danese è sprecone. Bene anche da scudo difensivo: le Rondinelle attaccano solo dalle fasce
Tachtsidis 5,5 – Il diesel greco stavolta non si è acceso, e Corini ha deciso di lasciarlo negli spogliatoi. Un paio di idee interessanti, un ottimo cross su punizione e poco o nulla altro. Il Lecce ha bisogno di ben altri ritmi
dal 46′ Majer 6,5 – Contribuisce a dare il cambio di ritmo alla prestazione dei salentini. Subito vispo, è strepitoso nell’avviare dal settore destro l’azione che porta al bis. Bene dietro, non manca di provarci nel finale mancando solo al momento della conclusione
Bjorkengren 7 – Lo svedese disputa una prova in crescendo. Dapprima si limita al lavoro sporco e ad un palleggio base, facendolo comunque bene. Alla lunga si mette la timidezza alle spalle, fino a diventare decisivo con il suo primo gol giallorosso che avrebbe meritato esito diverso di risultato finale
dal 71′ Nikolov 6 – Continua a metterci quantità, e per poco non si guadagna il rigore del possibile 3-1. Con il VAR, magari…
Mancosu 5,5 – Generosità e bozze di movimento, ma davvero poche energie. Paga il peso delle responsabilità e la mancanza di una vera alternativa sulla trequarti che gli abbia consentito di tirare il fiato ogni tanto. I tentativi ci sono, anche un paio di buoni cross, ma manca totalmente l’intensità delle giocate ed il Lecce è prevedibile
dal 46′ Henderson 6,5 – Lo scozzese aiuta a dare l’inversione di tendenza al match giallorosso. Entra alla grande in campo, e dopo pochi minuti è già lì a sfornare assist a ripetizione. Uno è raccolto da Bjorkengren per il 2-0, poi non riesce a dare adeguate coperture difensive
Stepinski 5 – Scendere sotto l’insufficienza piena per un solo tempo sarebbe ingeneroso, ma non che in teoria il polacco non meriterebbe un voto più basso. Al di là dell’inconsistenza che condivide con un po’ tutta la fase offensiva, è davvero agghiacciante l’incapacità di tenere un pallone e di svolgere il lavoro sporco, il pressing, la sponda. Regaliamoli una cassetta di Rodriguez, affinché impari un minimo di concetto di vitalità
dal 46′ Rodriguez 7,5 – Lo spagnolo è semplicemente una furia incontenibile. Il gol realizzato dopo 19 secondi è notevolmente eloquente della voglia, della grinta e della fame di lottare per la maglia e per emergere che ci mette questo ragazze, che compagni ben più grandi dovrebbero prendere come esempio. Poi ancora assist per i compagni e una prodezza negatagli da Joronen
Coda 6 – Dopo una prima frazione da impalpabile, ne gioca una seconda poco meno che sontuosa. L’assist per il vantaggio di Rodriguez è un cioccolatino quasi bissato poco dopo. Meno preciso invece nei tentativi di soluzione personale che per poco non valevano il 3-0
dall’89’ Gallo sv
All. Corini 6,5 – L’allenatore non fa la formazione migliore, ed il primo tempo è contratto anche se abbiamo visto di peggio. Con i tre coraggiosi cambi dà una svolta al match e la ripresa è dominata, salvo un paio di cross avversari che purtroppo incidono sul risultato finale. Questa prestazione avrebbe comunque meritato ben altro esito
BRESCIA:
Joronen 7 Mateju 5 (81′ Bjarnason sv) Mangraviti 6 Chancellor 5,5 Martella 5 (71′ Karacic 6) Bisoli 6,5 Lobojko 6 Jagiello 5,5 Spalek 5,5 (59′ Pajac 6) Ayè 6,5 Donnarumma 5,5 All. Clotet 6
