Settembre e Febbraio potranno essere i mesi chiave del campionato per il Lecce. Analizziamo il calendario estratto oggi in serata.
La città di Ferrara ha ospitato la cerimonia di presentazione dei calendari della Serie B 2021/2022. Il vicepresidente giallorosso Alessandro Adamo ha assistito alla generazione degli accoppiamenti tra le venti squadre che si giocheranno le tre promozioni in Serie A, osservando attentamente il susseguirsi degli impegni che affronteranno i suoi ragazzi.
Dopo l’esordio di Cremona, il Lecce, che giocherà per la prima volta al Via del Mare (si spera con una buona fetta di pubblico presente) contro il Como, dovrà fare i conti con tre trasferte insidiosissime: Benevento alla terza nel primo big-match del campionato e, dopo Lecce-Alessandria, le sfide importanti contro Crotone e la “bestia nera” Cittadella. Le montagne russe proseguiranno con il primo scontro al vertice da giocarsi al Via del Mare, Lecce-Monza alla settima. La sosta di ottobre permetterà di tirare il fiato dopo un avvio in cui, irrimediabilmente, si tasteranno le ambizioni dei salentini, che, per sognare, non dovranno partire lenti come l’anno scorso.
Dopo lo stop, impegni sulla carta più agevoli fino allo scontro con il Parma, che si presenterà a Lecce alla dodicesima, prima dell’altra sosta per le nazionali. La gara in casa contro la Ternana, squadra che in campionato non incrocia la strada del Lecce dal 2002/2003, precederà l’infrasettimanale in casa della SPAL, un’altra squadra candidata alla lotta al vertice. Il finale, fatta eccezione per l’accoppiamento contro l’ambizioso Vicenza dell’ex Calderoni, da osservare con attenzione, non presenta incroci da urlo. Il giorno di Santo Stefano, nel Boxing Day all’inglese, il Lecce sarà di scena a Lignano Sabbiadoro per affrontare il Pordenone. Tre giorni dopo, nella prima di ritorno contro la Cremonese, si chiuderà il 2021. Il 2022 del Lecce, dopo la sosta invernale, inizierà da Como, dove i giallorossi non giocano dal 2012/2013,
La partita coi lariani precederà il tour de force del girone di ritorno, probabilmente il più insidioso del campionato, in cui i giallorossi saranno di scena, dopo aver ospitato il Benevento, ad Alessandria e Monza. All’U-Power Stadium si andrà dopo aver ricevuto tra le mura amiche a metà febbraio, in una settimana, Crotone e Cittadella. Dopo Monza-Lecce, seguirà un altro filotto di quattro gare in quindici giorni dove il Lecce può accumulare punti importanti: Lecce-Ascoli, Perugia-Lecce, Lecce-Brescia e, infine, la partita in casa della squadra “X”, Cosenza o Chievo. Tutto questo precederà di pochi giorni la sfida di Parma, altro Everest da scalare per Mancosu e compagni prima della sosta primaverile.
L’ultima porzione di campionato partirà con il triplo impegno in una settimana Frosinone (in casa)-Ternana (fuori)-SPAL (in casa). Il finale di regular season sarà, sempre sulla carta, senza big-match. A Pasqua (quartultima) è prevista la trasferta di Reggio Calabria. Dopo Lecce-Pisa del 25 aprile 2022, a Vicenza l’ultima trasferta dell’annata potrà essere importante come nel 2009/2010, quando il Lecce di De Canio aggiunse un mattoncino promozione al Menti prima di festeggiare in casa col Sassuolo. L’analogia con quel campionato continua con una comunanza…cromatica. Allora, il Lecce chiuse con i neroverdi dell Sassuolo, ora l’epilogo della Serie B 2021/2022 sarà con il Pordenone, altra squadra con casacca neroverde. Società, staff tecnico e tifosi si augurano un finale simile a 12 anni prima.
incredibile, al di là delle solite dichiarazioni che “tanto le dobbiamo incontrare tutte”, non si può non notare un subdolo accanimento contro il Lecce in trasferta: come si fa a inserire le due trasferte consecutive, sia all’andata che al ritorno, in turni infrasettimanali con l’aggravante delle distanze, infatt,i se dovesse essere il Cosenza la ventesima squadra, il Lecce si troverebbe a dover spostarsi di oltre 1000 km sia all’andata (Crotone – Cittadella) che al ritorno (Cosenza – Parma) in pochissime ore. Bastava dare delle informazioni più stringenti in materia logistica al cervellone, anche in considerazione del momento storico che stiamo vivendo.