L’ex centrocampista del Lecce Francisco Lima ne ha parlato sulle colonne de La Gazzetta dello Sport.
CORVINO. “Sono legato a lui da un rapporto di grande amicizia, perché è stato il primo ds a portarmi nel calcio italiano. E sabato sera ho provato tanta emozione in piazza a Vernole nei festeggiamenti riservatigli dai suoi concittadini. Ho grande stima per il direttore, che mi ha portato in giallorosso nonostante la diffidenza di una parte della tifoseria. Ma lui sapeva già chi fossi, conosceva tutto di me”.
LA TRATTATIVA. “Mi parlò della bella realtà del Lecce, che puntava a lottare per la salvezza in A. Mi raccontò del calore dei tifosi e della bellezza del territorio. Io a Zurigo stavo tranquillo e bene con tanti compagni brasiliani. Affrontammo anche l’avventura in Coppa Uefa. Ma volevo alzare l’asticella e vivere il calcio italiano contro avversari davvero forti. Poi il Lecce e il Salento, oltre al calore della tifoseria, ti conquistano per il sole e il mare. E non a caso sono tornato a vivere qui”.
PRESENTE CON I GIOVANI. “Abbiamo archiviato con un successo la prima stagione di attività del nostro sodalizio con 115 ragazzi. Ora puntiamo a prepararci per la prossima avventura e non nascondo che un domani mi piacerebbe lavorare con Corvino. Ci conosciamo molto bene”.
OBIETTIVO SALVEZZA. “Sicuramente Corvino sa come operare sul mercato. Quando prende i giocatori vuole toccarli con mano. Sono convinto che costruirà una bella squadra. Sa lavorare, sa gestire e sa come si fa visto che, oltre a scovare talenti in giro per il mondo, ha conquistato in carriera le qualificazioni in Champions con la Fiorentina, oltre che salvezze e promozioni in A. Gli ho sentito dire che per vincere servono onestà, mentalità e testa a posto”.
GRINTA. “La Serie A non è la B, è difficile per tutti. Bisognerà prendere dei giocatori in grado di lottare sino alla fine di ogni partita per onorare la maglia, la città e tutto il Salento. Non bisogna mollare mai e tutti possono fare la differenza”.
