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Il Lecce e il tabù degli esordi in A, nessuna vittoria in 16 gare

Domani i giallorossi cominceranno il diciassettesimo torneo in A della storia. Nelle precedenti stagioni, mai il cammino è iniziato con un successo.

L’accostamento con l’Inter di Simone Inzaghi, proibitivo già di suo per una neopromossa, inaugurerà il capitolo numero 17 del libro che racconterà le avventure del Lecce in A. Dal 1985/1986 al precedente torneo, il 2019/2020, il Lecce non ha mai esordito strappando il bottino pieno all’avversario.

SCONFITTE DOPO IL PRIMO STORICO PARI. Non fu una vittoria, ma il 2-2 in casa dell’Hellas Verona campione d’Italia resta un ricordo indelebile nella storia del Lecce. Salvatore Nobile firmò il primo, storico, gol del Lecce in A e Paciocco riacciuffò il Verona dopo i gol di Elkjaer e Di Gennaro. Nell’88/89, il Lecce di Mazzone debuttò nella massima serie ancora una volta al Bentegodi, ma quella volta una doppietta di Galderisi regalò i due punti all’Hellas. L’anno dopo, sempre in trasferta, a vincere fu il Genoa (1-0, Fontolan). Nel 1990/1991, infine, il Lecce di Zibì Boniek fermò ancora una volta i Campioni d’Italia. Nel primo esordio in A al Via del Mare, il Napoli scudettato di Maradona non andò oltre lo 0-0.

KO DALLE BIG. La stagione 1993/1994, da dimenticare dato l’ultimo posto e i miseri 11 punti, iniziò con la vittoria del Milan (0-1, Boban) a Lecce. La doppia retrocessione in C e la pronta risalita riportarono il Salento in A nel 1997/1998. Senza Ventura, l’allenatore del salto C-A, i giallorossi, guidati da Prandelli, incassarono il 2-0 dalla Juventus al Delle Alpi nella partita in cui Antonio Conte siglò il 2-0 e, esultando rabbiosamente, avviò lo strappo con la tifoseria. La rete dell’ex centrocampista del Lecce bissò l’iniziale vantaggio di Pippo Inzaghi.

TRIS DI PAREGGI. Il Lecce tornò in A prontamente nel 1999/2000 e, nel caldo del Via del Mare, il Milan, in gol con Weah e Shevchenko, strappò solo un punto nella partita in cui Cristiano Lucarelli esordì con gol, segnando il 2-2 finale dopo il temporaneo 1-1 di Savino. La vittoria all’esordio sembrava cosa fatta nella stagione successiva: a Perugia, Vugrinec portò in vantaggio la truppa di Cavasin ma un rigore di Materazzi nelle fasi finali della partita fissò il punteggio sull’1-1. Stesso punteggio l’anno dopo in Lecce-Parma. Chevanton si fece conoscere dalla sua gente con il gol di rapina a Frey dopo pochi secondi e Di Vaio nella ripresa fece 1-1.

UN PUNTO PER ZEMAN. Gli anni Duemila proseguirono con Delio Rossi, la cui squadra iniziò un’andata disastrosa dalla netta sconfitta in casa della Lazio di Roberto Mancini (4-1 con Konan a intervallare le firme di Albertini, Corradi, Fiore e Oddo). L’annata, però, resterà nel cuore di tutti i tifosi per la pazzesca rimonta conclusa dalla salvezza conquistata dopo aver battuto Juventus e Inter. Il Lecce di Zeman del 2004/2005 iniziò a suo modo il campionato: botta e risposta e 2-2 in casa dell’Atalanta dove Giacomazzi e Bojinov ripresero le reti orobiche di Pazzini e Albertini, per due anni consecutivi in gol contro il Lecce. Ad oggi è l’ultimo risultato positivo del Lecce nelle prime giornate di A. Amara la prima di Gregucci nello scontro diretto di Livorno, partita in cui il rigore di Pinardi non bastò dopo la rete di Lucarelli e il gol-vittoria di Palladino.

LE ULTIME. Da dimenticare anche il primo passo del 2008/2009, una netta sconfitta in casa del Torino (3-0) con il Lecce mai in partita punito da Rosina, Paolo Zanetti e Bianchi. La proibitiva trasferta in casa del Milan dei brasiliani in una partita dove brillarono le stelle di Pato (autore di una doppietta), Thiago Silva (in gol assieme ad Inzaghi) e Ronaldinho fu il primo crash test del Lecce di De Canio stagione 2010/2011. Per Eusebio Di Francesco il primo passo falso fu tra le mura amiche. La prima giornata di fatto del 2011/2012 (Inter-Lecce 4-1 fu giocata il 21 dicembre 2011 a causa di un rinvio) vide l’Udinese corsara nel Salento grazie a Basta, talento incompreso nell’anno di Beretta, e Di Natale. La rassegna si chiude con la gara giocata il 26 agosto 2019. Il giorno di Sant’Oronzo non portò fortuna al Lecce di Fabio Liverani, punito dal 4-0 dell’Inter di Antonio Conte e Romelu Lukaku, trascinatore in una partita dove Sensi, Brozovic e Candreva (gol pazzesco per il centrocampista) calarono il poker.

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Giannuzzo
Giannuzzo
1 anno fa

I tabù prima o poi vengono sfatati…. Chissà che non sia la volta buona…

Massimo
Massimo
1 anno fa
Reply to  Giannuzzo

Se non sbaglio (vado a memoria) col fatto che c’è stata di mezzo la Festa di Sant’Oronzo abbiamo quasi sempre esordito in trasferta.
Oddio, non è che con l’Inter abbiamo già perso prima di giocare, ma con un altro avversario sarebbe stata l’occasione buona per tentarci.

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