Il collega Niccolò Misul ha raccontato nel dettaglio la situazione in casa viola nella nostra rubrica dedicata al punto di vista avversario.

Come arriva la Fiorentina al match di lunedì?

“Arriva una Fiorentina ferita dal ko di campionato con la Lazio. La squadra era stata richiamata a reagire ancora una volta con gli Hearts, rispondendo presente contro un avversario che è tuttavia quello che è. Ora però c’è da dire la propria in campionato perché i punti lasciati per strada nella corsa per l’Europa sono già tanti, dunque serve una sterzata”.

Quali sono punti deboli e di forza del collettivo di Italiano?

“Il maggior punto di debolezza è nella fatica a segnare, che va oltre ovviamente il match di giovedì. In Serie A è però quella che meno di tutte crea azioni-gol a dispetto della mole di gioco creata con il possesso palla. Trovare un punto di forza in questo periodo è davvero difficile, tuttavia potremmo indicarlo proprio nell’abilità nella gestione del pallone”.

Che opinione hai del Lecce di Marco Baroni?

“E’ una buona squadra con un buon allenatore e dei singoli che stanno facendo molto bene. Non sarà dunque facile per la Fiorentina, che ritrova un gran personaggio del suo passato come Pantaleo Corvino, oltre all’amministratore delegato Mencucci. Corvino avrà anche un po’ voglia di riscatto, perché il suo addio alla Fiorentina combaciato con l’arrivo di Commisso e Barone non è stato dei più felici”.

Ti saresti mai aspettato di arrivare a Lecce-Fiorentina con il rischio di subire il sorpasso?

“Non mi aspettavo che sarebbe andata così male per la Viola, tuttavia il mercato non mi aveva esaltato. La rosa costruita quest’estate non era superiore a quella dell’anno prima. Sono arrivati giocatori in cerca di riscatto, dunque scommesse. Potevo aspettarmi dunque un po’ di delusione, ma non una squadra che gioca così male dopo quello che avevamo visto nella passata stagione”.

Come dovrebbero scendere in campo i gigliati contro i giallorossi?

“Sicuramente non ci sarà Sottil e lo squalificato Amrabat. Tra i pali Terracciano, in difesa i “titolari” Dodò, Milenkovic, Martinez Quarta e Biraghi. A centrocampo Mandragora per lo squalificato Amrabat affiancato da Bonaventura e Barak. In avanti è facile pensare alla conferma del tridente Gonzalez, Jovic e Kouamé, ovvero gli elementi offensivi più in forma tra i toscani”.