Calcio Lecce
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Petrachi: “Casa solo nella mia Lecce. Io accostato alla Juventus grazie a Conte? Magari lavorare insieme…”

Il direttore sportivo, leccese doc ed ex calciatore giallorosso, è stato ospite di Sportitalia.

SITUAZIONE. TuttoJuve ha raccolto le parole di Gianluca Petrachi: “Se mi sono stufato di stare a casa? In realtà ho sempre qualcosa da fare. Poi da casa sono mancato per tanti anni, ho lavorato diversi anni, quindi sinceramente non è che mi manchi il calcio, la vivo serenamente. Poi non è che non abbia avuto delle opportunità, è stata anche una mia scelta di rifiutare qualcosa che non mi aggradava. Aspetto che esca qualcosa che mi emozioni, qualcosa che mi dia l’entusiasmo. Io vivo di sfide, se trovo qualcosa che mi dà questo stimolo, riparto”.

LECCE, TORINO E ANTONIO CONTE. “Se ho ancora casa a Torino? No, ce l’ho nella mia Lecce, nel Salento. Ho passato dieci anni consecutivi a Torino, effettivamente era diventata una seconda casa, però adesso no. Io mio nome accostato alla Juve perché sono amico di Conte? Abbiamo due caratteri forti sia io che Antonio, quindi sarebbe curioso vederci lavorare insieme, magari potremmo, tra virgolette, rovinare l’amicizia. Scherzi a parte, io ho sempre fatto la mia strada da solo, non mi ha mai dato una mano nessuno e sono orgoglioso di aver sempre corso con le mie gambe, sia da calciatore che da direttore. Io ho vinto i campionati, me le sono conquistate le categorie, quindi al di là di questa amicizia che ci lega, Antonio ha fatto la sua strada, io la mia. In realtà, l’ha scritto anche nel suo libro, la prima panchina nell’Arezzo gliela fatta avere il sottoscritto. All’Arezzo dissi a Ermanno Pieroni che secondo me Antonio era l’allenatore del futuro. Un anno che ero vicino al Napoli parlai con De Laurentiis, gli dissi che Antonio era l’allenatore su cui doveva puntare. In quel momento però lui aveva già scelto Mazzarri, aveva un accordo con Mazzarri,  ma il presidente non è che fosse convinto perchè Antonio veniva dall’esonero di Bergamo. Quando gli dissi Conte, non è che ci fosse tutto questo entusiasmo”.

IPOTESI. E poi: “Se fossi il direttore sportivo della Juventus cosa cambierei?  Quando entri in un posto devi subito capire le motivazioni di ogni singolo calciatore, perchè le motivazioni fanno la differenza, soprattutto a quei livelli: giocatori strapagati con ricchi ingaggi, devi capire chi ha voglia e chi ha l’entusiasmo di condividere un progetto. Questo è l’aspetto da cui partirei, cercare di capire lì dentro quanti hanno la voglia di…., quanti sono arrivati. Poi da lì si parte per un percorso. Ma oggi a posteriori, dire faccio questo o faccio quest’altro sarebbe troppo semplicistico.

ALLENATORI. “Un allenatore da Juve per ripartire? Perchè dovrei dare indicazioni a qualcuno? Lo tengo per me e poi si vedrà. Anche perchè poi può capitare che Petrachi vada da qualche altra parte e si porti gli allenatori in cui crede. Sarebbe un outsider? Sicuramente non conosciutissimo, mi piacere prendermi anche delle responsabilità. Non mi spaventa l’idea di portare un allenatore che magari non è… faccio il nome di Pochettino, che è stato al Paris Saint-Germain. Prendi Pochettino, lo porti alla Juve ed è un usato sicuro. Però io penso sempre a un calcio diverso, il calcio è un po’ cambiato, c’è bisogno di coraggio e a volte noi italiani manchiamo di coraggio. mi piacerebbe poter fare qualcosa che sia diverso, la lasciando perdere la Juventus, in generale.

ANCORA CONTE? “Se la rifondazione Juve dovrebbe partire dal ritorno di Conte? Conte sarebbe quell’allenatore che conosce l’ambiente, che ha vinto, ha una mentalità, ha una cultura e soprattutto uno spirito che lo ha sempre contraddistinto. Lì saresti già avvantaggiato. Ma oggi Conte è un allenatore che a mio avviso, prima di fare una scelta del genere, ci pensa 10 volte, non una volta, perchè comunque lui è un pragmatico, uno concreto, prima dovrebbe guardare che tipo di prospettive il club gli mette a disposizione, che tipo di ristrutturazione può permettersi di fare anche a livello economico, fare le giuste valutazioni. Antonio rimane comunque un allenatore moderno, non fa parte dell’antico, è un allenatore che lo ha dimostrato anche l’anno scorso, ha fatto vincere l’Inter dopo tanti anni facendo delle cose importanti, sicuramente anche con un mercato importante. Sono cose che si devono coniugare”

TRATTATIVE. Tuttosport ha poi raccolto le confessioni di Gianluca Petrachi su delle operazioni ai tempi del Torino: “Lukic è un centrocampista moderno e completo, non ha senso la sua permanenza al Torino. Ora i conti del Toro non sono sani come prima. Avevo chiuso Belotti al Milan per 55 milioni più bonus e preso Zapata per 18. Pasquale Bruno era venuto a Torino per propormi Jude Bellingham. Non siamo riusciti a portarlo al Toro perché suo padre ha scelto di essere riconoscente al Birmingham City rinnovando il contratto in scadenza”.

Subscribe
Notificami
guest

6 Commenti
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
Commento da Facebook
Commento da Facebook
1 anno fa

Forza Gianluca ! 💕

RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
1 anno fa

Petrachi ha dimostrato di essere un ottimo ds ed in quanto salentino è un’eccellenza della ns amata terra. Il ns presente si chiama Pantaleo Corvino il top del top, al suo fianco c’è un Trinchera che per forza di cose, e per un atteggiamento secondo me giusto resta più defilato e silenzioso al cospetto del maestro, ciò però non vuol dire che molti hanno imparato il mestiere in questo modo. Certo sperare che l’allievo superi il maestro in questo caso specifico, visto che parliamo di Corvino, mi sembra impossibile per tutti, anche per lo stesso Petrachi, però la totale mancanza di fiducia e lo scherno che subisce Trinchera ogni volta e ad ogni notizia mi dispiace, anche perché a Cosenza ha lavorato veramente bene in un ambiente che da anni allestisce la squadra a 0 Euro.

Vitantonio
Vitantonio
1 anno fa

riscaldati per il dopo Corvino, entri tu! tRINCHERA alla juve… stabia!

Amedeo
Amedeo
1 anno fa

Un ottimo DS che in prospettiva potrebbe prendere il posto di Corvino. Lo ricordo anche come un buon giocatore..

Commento da Facebook
Commento da Facebook
1 anno fa

👏👏👏👏

Commento da Facebook
Commento da Facebook
1 anno fa

torna dentro US LECCE nella famiglia di tutti salentini alla guida magari nel settore giovanile sarebbe bello❤️💛

Articoli correlati

Il direttore sportivo leccese Gianluca Petrachi ne ha parlato ospite di Radio Serie A...

I due direttori sportivi, dopo una stagione da osservatori sono pronti a tornare in corsa...

Dal Network

Il capitano del Monza, autore del gol del definitivo 1-1, ha parlato a caldo dopo...
Ancora una volta panchina per l'ex giallorosso, novità invece in mediana per i brianzoli...
Nel recupero dell'ultimo spezzone di gara, la Roma conquista tre punti...

Altre notizie

Calcio Lecce