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I numeri di Lecce-H.Verona 0-1: netto passo indietro, giallorossi dominati per aggressività

Gli scaligeri hanno bloccato senza repliche i miglioramenti di gioco del Lecce conquistando con vigore tre punti che nel finale potranno portare alla salvezza dopo una lunga rimonta. I giallorossi, seppur ancora avanti di una lunghezza, pagano i soliti problemi

Il Lecce si riesce a esprimere bene (a tratti) solo con squadre che lasciano campo, attaccabili in ripartenza con i veloci recuperi palla. Il principio, di norma giusto per un campionato difficile come la A, dove spesso si fronteggia avversari più dotati tecnicamente intenti a “fare” la partita, non porta punti negli scontri diretti. Specialmente in questo 2023 dove il problema-gol è diventato ormai strutturale (usando parole di Baroni). A quattro giornate dalla fine, ormai, c’è poco da inventare sul piano della strategia. Il capitale umano dell’attacco giallorosso è quello e son dolori se ad ingressi in area e azioni orchestrate non seguono tiri scagliati con pulizia (vedi Di Francesco nel cuore dell’area al 57’) o assist al centro fuori misura e/o senza aggressioni della prima punta (ieri Ceesay è stato portato a spasso da Hien).

In 11 tiri totali, il Lecce ha inquadrato la porta solo in 2 occasioni (precisione del 18% contro la media del 29%). Per Montipò rispondere al destro a giro di Banda all’88’ e al tiro centrale di Hjulmand al 91’ è stata ordinaria amministrazione. Il minutaggio dei primi tiri in porta deve far pensare: i giallorossi hanno inquadrato lo specchio solo alla fine e in svantaggio. Anche se il computo degli xG è pressoché pari (Lecce 0.93-Verona 0.91), gli ospiti hanno raggiunto tale indice con 3 tiri in porta su 8. Già nei primi 11’, con la doppia occasione di Djuric (traversa 0.26 e parata di Falcone 0.11) più il colpo di testa altissimo di Hien (0.24), gli scaligeri avevano raccolto metà della pericolosità. La rete di Ngonge al 71’ è stata un colpo di genio aiutato anche dalla deviazione di Baschirotto (0.07).

Quando il Lecce tiene più la palla tra i piedi gioca male. I numeri dicono questo. Lecce-Hellas Verona 0-1 è stata la quarta partita stagionale con i giallorossi al di sopra del 50% di possesso (ieri 55.86%). Le altre sono state, nell’ordine, Lecce-Cremonese 1-1 (51.4%), H.Verona-Lecce 2-0 dell’andata (61.79%), Lecce-Salernitana 1-2 (57.15%) e Lecce-Torino 0-2 (56.15%). Un elenco che ha portato solo un punto, contro i grigiorossi allora guidati da Alvini, in una contesa con Falcone migliore in campo del Lecce. A costo di ripeterci, ribadiamo che, giocoforza, è una caratteristica scelta per galleggiare in A. Senza piedi buoni sulla trequarti (Oudin ritrovato mezzala solo alla fine dopo l’opera di convincimento di Baroni) e con poca qualità sottoporta, specialmente visto il digiuno di gol su azione di Strefezza che dura da Cremonese-Lecce 0-2 si può fare poco.

Difensivamente, la presenza di Djuric ha inciso tantissimo sui duelli aerei dominati dal Verona (solo 21/71 vinti dal Lecce), abile nel gioco verticale difficile da interrompere (solo 26 intercetti su una media di 45). I tanti palloni recuperati da Hjulmand (26, score secondo solo alle 27 di Lecce-Atalanta) e i soliti numeri da fuoriquota di Umtiti non sono bastati a salvare la baracca. L’ex Barcellona è stato ancora impeccabile palla al piede (96% di precisione) diversamente dai terzini Gallo (64% di precisione passaggi) e Gendrey (69%). In avanti, sottomedia i cross. Su 22, solo 6 sono giunti a destinazione (3/7 Gallo, 1 /4 Di Francesco, 0/3 Gendrey, 1/ 2 Hjulmand, 1/ 2 Banda e 0 Oudin, Baschirotto e Ceesay).

In un quadro così ostico, al Lecce serviva quella vittoria più “cinica” che “sporca” contro una diretta concorrente che ancora manca a quattro giornate dalla fine del campionato. Il leitmotiv necessario per poter far male è, paradossalmente, cercare di produrre più occasioni prendendosi dei rischi andando ad aggredire in massa nella metà campo avversaria. Ieri lo ha fatto il Verona, tutt’altro che attendista e sul pezzo già dai primissimi minuti di gara. Il destino dei giallorossi, dopo la crescita statistica e di fiducia da Lecce-Napoli 1-2 a Juventus-Lecce 2-1, diventa sempre più, oltre che di numeri, una questione di carattere.

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Maurizio
Maurizio
11 mesi fa

Allo stadio andiamo in tanti, capisco lo spirito del tifoso che non vuole accettare la situazione, ma l’ultima partita che doveva essere una finale per noi, ha dimostrato i limiti e la verità su questa squadra. Discreta dal portiere ai centrali, nulla (fatta eccezione per hjulmand) da centrocampo in su. Allenatore nel pallone che alla “buona” prestazione con la Juve mette in campo una formazione completamente diversa con uomini fuori forma e che fa i primi cambi, dopo 75 minuti di squallore, solo dopo aver subito il gol. È tardi per esonerarlo non serve più, dobbiamo solo sperare che umtiti non si rompa le palle e in un po’ di fortuna. 🤞

Macebuei
Macebuei
11 mesi fa
Reply to  Maurizio

Giusto Maurizio, hai azzeccato in pieno il problema……perché dopo la bella prestazione di Torino, Baroni cambia squadra ? Rimette Gendrey e Gallo, Strefezza, che secondo me non sono stati all’altezza. Si é visto in difesa i primi minuti come Djuric la faceva da padrone.
Sembra che Baroni non sappia leggere e imporre una strategia durante la partita in corso, a dire il vero nemmeno prima.

Commento da Instagram
Commento da Instagram
11 mesi fa

BARONI va ESONERATO SUBITO.

Viadelmare
Viadelmare
11 mesi fa

Il peccato originale è stato non prendere un attaccante, si può parlare fino a quando si vuole ma tutti i problemi quest’anno nascono da qui: c’è stata presunzione nel DS a ritenere che si poteva giocare con totali scommesse in attacco, una riserva della Spal e un calciatore del campionato svizzero, e l’allenatore non doveva acconsentire a questa scelta. Sin dal principio tutti pensavamo che gli attaccanti non fossero di categoria, era chiarissimo. Speriamo di salvarci ma se dovessi scegliere tra chi ha sbagliato di più tra DS e allenatore non avrei dubbi

Mattia Carraro
Mattia Carraro
11 mesi fa

C’è da lavorare molto sul piano tecnico per il prossimo anno , anche alcune cessioni per ossigenare le casse societarie .
Non escluderei acquisti di nazionalità italiana dal espertissimo Benevento purtroppo ormai retrocesso e Pisa che hanno mostrato carattere e caratteristiche.
Invito a supervisionare un certo calciatore del Gladiator, si chiama Mancino .

Mena moi
Mena moi
11 mesi fa

Tecnica? Zero
Attacco? Zero
Tiri? Zero
Goal? Zero
Ds? Zero
Allenatore? Zero….
Dove volete che si vada?

Lupo
Lupo
11 mesi fa
Reply to  Mena moi

Da nessuna parte. Si resta in serie A.

Mena moi
Mena moi
11 mesi fa
Reply to  Lupo

Tie penzi…. Cremonese, Verona e Spezia esprimono un calcio migliore del nostro. Lo spero di restare in A, vado allo stadio tutte le domeniche, ma vi assicuro che da tantissimi anni non vedevo un gioco così tecnicamente scarso, senza idee, confusionario. Mi sembra di vedere una squadra da serie C.

Quannucangi
Quannucangi
11 mesi fa
Reply to  Mena moi

Hahaha tieni ragione da vendere

Commento da Facebook
Commento da Facebook
11 mesi fa

COSI NON SI VA DA NESSUNA PARTE 🤔🤔😠😠

Commento da Facebook
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11 mesi fa

Ma quale passo indietro?!
Siete voi che avete visto passi avanti con Udinese e Juve.
Ma la verità è che con l’Udinese senza quel rigore da kamikaze staremmo parlando di prestazione incolore contro una formazione ai minimi storici per defezioni e contro la Juve solo l’imprecisione dei loro attaccanti non ci ha fatto perdere 4-1.
E poi ve ne uscite con titoli come “Oudin, è nata una stella!”
Mah!

Lupo
Lupo
11 mesi fa

NON NE HANNO PIÙ, NON CI STANNO CON LA TESTA, NON SONO TRANQUILLI. HANNO TROPPA PRESSIONE….
Sbagliano per paura. Il problema è solo e soltanto questo. E non è poco. Di tecnica, limiti e quant’altro ne possiamo parlare a iosa, ma dopo. Adesso ci sono da cercare e, soprattutto, fare quei pochi punti che ci consentiranno di restare in A. Tutto il resto, adesso, conta poco.

Mena moi
Mena moi
11 mesi fa

Baroni e Corvino la rovina del Lecce!

Sergio
Sergio
11 mesi fa

Castarieddri cuti cuti Randi e Piccinni tutti Curnuti

pestone
pestone
11 mesi fa

ci sono giocatori che Baroni ha colpevolmente abbandonato. Helgason non è peggio di Gonzalez è uno scandalo adesso che sono tutti scoppiati anche askildsen deve essere utilizzato come cambio e sbagliato fare solo tre cambi e tutti al 80 vuol dire avere paura della piazza e una tteggiamento perdente fallimentare sveglia!!!!!!

vittorio
vittorio
11 mesi fa

FORZA LECCE;SEMPRE E COMUNQUE; QUESTO E’ UN FORUM PER BARESI E CI NU ZUMPA E’ NU ZODIACO NU MAGLIONE E NA SOTTANA!!!

Lupo Alberto
Lupo Alberto
11 mesi fa
Reply to  vittorio

La penso come te …..forza Lecce….. KBM!!!!!!!!

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