Nei momenti di difficoltà, inconsciamente rifugiandosi in qualità da ricercare in meandri poco esplorati della mente, si esortano gli uomini a tirare fuori gli attributi per emergere, uscire dall’empasse, vincere, portare a casa il risultato.
L’invito a metterci carattere è riecheggiato spesso a seguito delle sei sconfitte consecutive che pian piano hanno normalizzato il campionato di un Lecce sorprendente nella sua accelerata autunnale fino a lottare per la salvezza punto su punto, come si sperava prima dello start al campionato.
A Monza, il Lecce ha conquistato la salvezza mettendoci gli attributi, anzi tirando fuori le palle. Contro la squadra più in forma del momento, acclamata da un pubblico festante, i giallorossi hanno chiuso ogni linea di passaggio possibile sbarrando la strada ai cross di Carlos Augusto e agli slalom di Caprari e Dany Mota. A ogni contrasto, Blin, espressione della compattezza del Lecce e vicecomandante in campo senza Hjulmand, ha guidato una falange oplitica con il generoso Ceesay in prima linea e Banda a lavorare sul fianco.
Falcone, con la parata dell’anno, ha salvato l’esercito dalla capitolazione nell’improvviso assalto innescato da una delle poche disattenzioni. Scampato il pericolo, nella mente di tutti la priorità era portare la pelle a casa e, con il punticino, presentarsi a Lecce-Bologna con due risultati su tre. Anche in quest’ottica sono arrivate le ultime sostituzioni di Marco Baroni. Dopo Hjulmand, Di Francesco e Maleh è stata la volta di Pezzella (ala di fortuna al posto di un Banda esausto e ammonito) e soprattutto Colombo. L’attaccante non doveva neanche entrare, visto che, con Pezzella, si vedeva già pronto Helgason.
La stoccata di Falcone, col braccio destro forte come una lancia, ha cambiato le carte in tavola anche nella testa di Baroni, che ha messo in campo Colombo. La mimica facciale del 21enne di Vimercate non era certo delle più tranquille, per entrare nella falange giallorossa servivano attributi e lui, memore più delle belle giocate che delle prestazioni abuliche, ha azzerato tutto mettendoci lotta, sacrificio e…forme sferiche che ricordano i genitali maschili.
Nel pieno di un eterno recupero, al 97’, Colombo esce dalla falange e va a battagliare da solo, palla al piede, contro Sensi, superato in allungo, e Carlos Augusto, messo a terra con una spallata dopo il tocco. Calcio d’angolo Lecce, quelle giocate che finiranno solo in database d’analisi ma che palesano voglia visto minutaggio e peso del pallone. Una volta conquistato il corner, a denti stretti, ma con ancora i nervi tesi, Colombo ha chiamato il popolo giallorosso al sostegno. Era più un “stateci vicino, noi stiamo lottando, non cadremo” che una rabbiosa “chiamata alle armi” da dominio.
Ciò che è successo dopo è antologia. Hjulmand dalla banderina calcia sul primo palo e Maleh, altro elemento senza momenti da ricordare in maglia Lecce, disturba Gytkjaer costringendolo all’harakiri. Calcio di rigore. Al 101’. Il rigore che cambia la stagione e la vita assegnato dal Var dopo una lunga attesa. I condottieri Blin e Hjulmand, entrambi in campo, porgono la sfera a Colombo. Il piatto sinistro col rumore sordo dello scarpino di Di Gregorio che tocca ma non può nulla è il grido di vittoria.
A 21anni, Colombo entra nella storia del Lecce con il rigore più pesante della storia, senza repliche, battuto dopo una stagione dove i dubbi sono stati più dei momenti di gioia. Di certo non è stato il rigore stilisticamente più bello che Colombo calcerà nella sua vita sportiva (ci auguriamo) felice, ma siamo certi che la giornata di ieri, chiusa coi pianti, ha segnato la formazione, umana e calcistica.
Colombo e il Lecce, una storia…di rigore. Dal tiro dal dischetto sbagliato al Maradona a pochi minuti dall’indimenticabile rete da fuori area. Verosimilmente, lo scuola Milan condurrà stagioni numericamente più soddisfacenti, ma quel rigore spinto in rete ha fatto gonfiare il petto a un intero gruppo. Calcisticamente si dovrà migliorare per uscire indenni da altre epiche battaglie in A, ma ci sarà occasione di farlo a tavolino. Sì, il Lecce ha gli attributi e lo ha gridato il 28 maggio 2023.
“Si può sbagliare la moglie ma non il centravanti ” ( corvino docet)
E come al solito i conti si fanno alla fine il centravanti non l’ha sbagliato neanche sta volta, anche perchè, giusto sottolinearlo noi abbiamo giocato con una punta : o Colombo o Ceesay mai assieme. E questa prima punta ha fatto 11 gol. Pochi? Non credo considerando che la seconda punta, Strefezza ne ha fatti 8. Il problema del gol era del centrocampo che previlegiando un assetto difensivo era composta da forti ( fortissimi ) interditori infatti abbiamo preso pochissimi gol. E con le difese protette ci si salva. E ci siamo salvati direi !!! Insomma con questo assetto il nostro centravanti ha fatto anche troppo se si vuole analizzare in maniera onesta. Il resto sono chiacchere in malafede o di ignoranti.
Ottima Analisi. Ma solo chi ne capisce di calcio e soprattutto del corso storico del Lecce in serie A può capire..
Via Baroni e Corvino da Lecce. Non si può continuare con questi elementi. Squadra scarsa da serie b.
E tie quannu te ne vai? Caccia li sordi tie, fallitu contestatore de sta…
Perché dici queste cose insulse?
Hai ragione
Giustissimo! Perché non abbiamo in rosa Lukaku e Haaland?
Vorrei ricordare a tutti che Baroni in serie B, con una rosa che si poteva considerare a malapena da playoff, ha vinto il campionato dominando le partite e giocando bene.
Quest’anno in serie A ha fatto qualcosa di miracoloso. Non a caso ha ricevuto i complimenti da parte di tutti gli allenatori avversari (probabilmente ne capiscono un po’ più di noi).
Allenatore e direttore sportivo vengono criticati giornalmente dalla curva nord. Che ci sia qualcosa di personale?
Il miracolo ce l’ha regalato il Torino, ancora vi ostinate a pensare che sia merito nostro?…. Ringraziate Juric e il Toro!
Torna intra e caverne de Cannule. E l’annu prossimu cattate sulu l’abbonamentu, senza cu te lu regalane, pezzente
….a me il regalo me l’ha fatto tua madre succhiandomelo
Abbiamo sempre avuto un gran portiere quest’anno. Ieri pure un centravanti-moglie. Almeno per un giorno.
BARONI vai via e non tornare più a Lecce.
Dopo la salvezza scrivilo con dolcezza, tonto
fake barese
Ma sti quattro cugghiuni delinquenti ignorantii e prezzolati che di calcio non capiscono una mazza e sanno solo provocare rappresentano veramente la Nord ?Non credo ma se così fosse darei Daspo a tutti . Squadra 10, Baroni 10, Società 10 ,Corvino 10 lode , tifosi veri 10 , cugghiuni delinquenti zero!!!!
Bravo👏😉
Invece, DEVE rimanere per rispondere nuovamente con i fatti che è in grado, con una squadra tecnicamente poco attrezzata, di ri-salvare il Lecce anche l’anno prossimo. Alla faccia di tutti gli anti-calcio pseudo-tifosi-pseudo ultras salentini.
Cusi vitimu le pene te stannu…. Via Baroni, via Corvino, via Colombo, Ceesay, Gallo, Banda, Askilsen, Pezzella e Maleh… MTutta gente di serie C…. Scoperte di Corvino😬🤦
Hai ragione
BARONI ABBANDE TE LECCE.
BARONI RESTA A LECCE
Va massa conza manovale comune
Se fosse entrato il rigore del Monza oggi stavamo chiedendo tutti la testa di Baroni e Corvino. Ecco perché devono essere mandati Via.
Se, se, se…..con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Se non avessimo subito gol a tempo ampiamente scaduto contro Inter e Lazio avremo 4 punti in più. Corvino lassatilu a ddu stae; a Baroni invece un grazie di tutto e avanti con altri allenatori. A me personalmente piace tanto il sergente di ferro Ballardini
Tieni ragione
Scemu te guerra in tempo te pace, curate
Se la smetteste di fare gli allenatori e cominciaste a fare gli ultras, fareste un quarto del vostro dovere. Grande mister e grande Pantaleo.
Baroni via?
Ma anche no.
Corvino via?
Come sopra.
Si via na nottata cu sorata
Kugghiune mueri
Leggi bene….
Ok ma adesso si ricomincia, prima cosa cambiare allenatore e direttore sportivo. Sfoltire la rosa mandare via quasi tutti.
Il DS deve rimanere a tutti i costi, per il resto sarei d’accordo. Comunque dipende tanto dalla società, se affidarsi ancora ai giovani (primavera) quasi sicuramente Baroni rimane; se invece la società vorrà alzare l’età media probabilmente ci sarà anche il cambio di allenatore
A parte il problema Baroni si o Baroni no, il dato più preoccupante è il silenzio di Corvino da diverso tempo.. ho il timore che stia pensando di mollare per gli attacchi ricevuti sia pure da una piccola parte di tifoseria e forse anche per non essere stato difeso in modo tenace dalla proprietà. Spero di sbagliarmi ma dopo i playoff della primavera ci sarà qualche sorpresa in negativo.
Speriamo di no. Comunque l’estate scorsa durante alcune dichiarazioni rilasciate da lui stesso, disse che il suo rapporto con la società sarebbe durato 2/3 anni e aimé siamo al terzo
Vero il 4 anno luface cu mammata
Perché offendi spero che ti muoi@ la maamm@
Affa@nculuacchitastramilamiertueccisu Kugghiune, cu te moreno li figghi
Toto quando mueri facimu la festa compresa quella grandissima buttana de mammata
💩🖕
Ricoverate
concordo. grazie a tutti, ma ora facciamo le cose seriamente, sennò continueremo ad addormentarci durante le partite della ns squadra…
Si cu mammata mi addprmento io a letto
Toto pregu Diu ci mueri
Si li mandiamo tutti a trombare cu sorata. Come regalo
Stasera gang bang cu da buttana de mammata