IL MOMENTO. “Credo che sia un peccato di gioventù, perché nel momento di difficoltà manca la consapevolezza e l’esperienza per gestire certe situazioni. Al momento non credo ci siano problemi sul piano fisico, anche perché Sansone ha fallito il raddoppio nel secondo tempo. Però ho notato il blackout a livello mentale quando vanno in svantaggio, da squadra troppo giovane. Questo è un mistero. Io mi fido di D’Aversa e dei suoi uomini collaboratori. Nel corso della mia carriera mi è successo con il Toro di prendere gol negli ultimi minuti. Eppure, quella era una squadra di esperienza con elementi come Scifo, Casagrande, Lentini, Machegiani e Policano. Ci era venuta la psicosi, ma poi l’abbiamo superata.

L’ANALISI. “La cosa strana è che questo Lecce gioca alla grande, ma poi si spegne. Sicuramente è qualcosa dovuto alla gioventù. La squadra è giovane e non lo dobbiamo dimenticare. Lascia a desiderare nella fase difensiva. I gol incassasti non sono bravura degli attaccanti, ma errori difensivi. Sono disattenzioni che purtroppo in Serie A paghi. Ciò dispiace perché per come si propone merita di raccogliere tanto. Nonostante tutti i giallorossi vantano tre punti sulla zona retrocessione”.