Iniziata come stagione a dir poco complicata, quella che sta portando avanti la Primavera del Lecce allenata da Federico Coppitelli è in linea con l’obiettivo che si è andato delineando dopo la primissima fase, ovvero mantenere la categoria. I Campioni d’Italia in carica, che ad oggi di fatto possono vantare non più di 6-7 elementi, tra campo e panchina, di quelli che a giugno hanno conquistato il Tricolore si sono presto dovuti adattare alle peculiarità del nuovo mini-ciclo, che sono poi le stesse affrontate appena due stagioni addietro. Ed il processo sta andando avanti in migliorando.
Oggi la classifica dice infatti quattordicesimo posto e +8 sulla zona retrocessione. Divario che è stato anche più ampio, sì, ma il girone di ritorno strepitoso disputato da un Frosinone con media punti da playoff ha cambiato le carte in tavola con il passare delle settimane. Ora all’ultimo posto non ci sono più solo i ciociari ma anche il Bologna, così Burnete e compagni avranno un buon tesoretto da consolidare in vista del rush finale del campionato rappresentato dalle 8 giornate conclusive in cui tenere dietro magari anche Monza e Sampdoria.
Ambire a qualcosa di più della metà classifica è impossibile, dunque stando al campo l’importante è mantenere ancora il più alto livello nazionale delle competizioni Under 19. E poi non va dimenticato quello che è il vero obiettivo, ovvero tutelare e valorizzare il singolo. In quest’ambito c’è da segnalare l’ottimo impatto avuto dagli ultimi arrivati in ordine di tempo, ovvero Yilmaz e Winkelmann, oltre che di Esposito che ha dato qualità e consistenza alla difesa. Tra i volti già noti, la crescita di Minerva e Daka, tornato dal brutto infortunio, è stata tangibile. Chissà che, anche da una stagione così complessa, non possano venir fuori il nuovo Dorgu o il nuovo Gonzalez.
devono crescere bene i giovanotti