Fra i precedenti di Cagliari-Lecce, più “nebuloso” della storia è quello del torneo di serie B del campionato 1976-77. Una partita che costò al Cagliari, in lizza per la promozione l’immediato ritorno in serie A dopo la retrocessione della stagione precedente.
Così scriveva la Gazzetta del Mezzogiorno dell’epoca: “ I fatti sono andati così: terminato sullo 0 a 0 il primo tempo, i giocatori si sono avviati con l’arbitro e i segnalinee verso il sottopassaggio, quando è accaduto qualcosa. Sulle prime sulle tribune non si è potuto appurare altro. Ul qualcosa, infatti, lo abbiamo potuto ricostruire soltanto a fine incontro; un tifoso cagliaritano ha scagliato con forza un’arancia colpendo in piena faccia Cannito, che proprio in quel momento era al fianco dell’arbitro Lobello. Il ragazzo è rimasto per un pò sotto choc, ha perso sangue abbondantemente dal naso, ha avuto conati di vomito, ha accusato capogiri e così si è deciso di accompagnarlo in ospedale. Renna ha dovuto gioco forza far scendere in campo Lorusso e scompagnare così l’assetto della squadra. A questo punto può sembrare persino superfluo raccontare novanta minuti sui quali il giudice sportivo dovrebbe passare un colpo di spugna, tuttavia, diciamo subito che il Cagliari ha avuto solo un merito, quello di azzeccare fortunosamente a tre minuti dalla fine la palla-gol con un ragazzo della primavera, Bellini”