La sconfitta del Lecce con la Spal è, per quanto pesante ed “ufficiale”, tutto sommato fine a sé stessa, ma lascia indicazioni importanti in chiave futura su quelli che possono essere gli interventi nel mercato invernale.
Che tu possa chiamarti Lecce, Juventus, Castromediano o Real Madrid, durante la stagione arrivano quelle (poche, di solito) partite che, per quanto ufficiali, hanno poco da dire in termini di risultato. Per il Lecce un esempio chiaro era la gara con la Spal di ieri, poiché i giallorossi, in piena e dura corsa salvezza in Serie A, non potevano concentrare troppe risorse su una competizione appetita più da altre squadre.
Queste gare rappresentano, per antonomasia, l’occasione per chi ha giocato meno di mettersi in mostra, e per gli allenatori di testare concretamente che alternative ha a quei 15-18 titolari su cui può contare di solito. In questo senso, Spal-Lecce ha dato segnali pessimi che vanno ben oltre l’umiliazione di un 5-1 o l’eliminazione da una competizione come la Tim Cup.
Gli unici elementi apparsi all’altezza della situazione sono infatti stati Lapadula, Majer, Petriccione. Insomma, gente che già rientra nei piani di Liverani e che poco aveva da dimostrare al proprio tecnico. Tra le seconde linee, buoni segnali sono arrivati da Fiamozzi, al rientro dopo il lungo infortunio. A corrente decisamente alternata invece Imbula, che ha mostrato di avere numeri di qualità (vedi il gol e un paio di altre giocate importanti) ma che a dicembre ancora non sembra aver smussato le criticità che lo hanno posto ai margini dell’undici-base. Idem per Vera: il colombiano ha potenziale, ma è ancora acerbo.
Promossi, rimandati, ma non solo, purtroppo. Sì, perché Benzar, Riccardi, Lo Faso e Dubickas hanno dimostrato di non poter assolutamente essere utili alla causa giallorosso. Il che, unito a quanto sopra detto per Imbula e Vera, porta in un’unica direzione: a gennaio va fatta qualcosa.
Liverani ha bisogno di quelle alternative che, qualora arrivasse una nuova ondata di infortuni, assicurerebbe al tecnico un parco giocatori quantomeno accettabile. Cosa oggi non garantita, ad esempio, in caso di ko dei due centrali titolari, di Calderoni o di qualche centrocampista in più.
Ma il Lecce non si farà certo trovare impreparato, e ciò lo si è capito senza troppo dover indagare dalle parole di Sticchi Damiani di lunedì. Il presidente lo ha detto: ci saranno 4-5 innesti. Proprio ciò che serve ai giallorossi per evitare di trovarsi con la coperta troppo corta in futuro.
Si, abbiamo bisogno di valide alternative, soprattutto come centrali di difesa. Comunque liverani l’ha detto che faranno 2 acquisti
La partita con la Spal è stata una grande occasione per capire una volta X tutte chi è al di sotto della sufficienza e quindi prendere le dovute decisioni…, mi sembra che il quadro sia stato abbastanza chiaro ora!!!.. Buon lavoro presidente!!!.. Forza Lecce ????❤️
Tranne lapadula gli altri fateli fuori si gioca con il sangue negli occhi ieri hanno fatto cagare
Serve un centrale d’esperienza, che si alterni adeguatamente con Lucioni e Rossettini, di esperienza ovviamente, pronto ed esperto : Ranocchia.
si dieci ma non si dicano fesserie puntellare e basta
Riccardi lo avete demolito in questo articolo. Ha sbagliato una partita…
Non credo che si possano valutare dei giocatori da 90 minuti se non hanno ne ritmo partita ne intesa con i compagni visto che nn co hannonmai giocato assieme..benzar imbula e compagnia bella non potranno mai esprimersi, ammeso che abbiano qualcosa da esprimere, se non giocano mai..ricordo il lapadula delle prime giornate
In realtà il presidente ha parlato di massimo 3 innesti.. di cui uno sarebbe donati come terzino destro e altri 1-2 centrocampisti pronti per il nostro campionato
Ma ne basterebbero pure 3 purché validi e di categoria (lascino stare giocatori dell’Est europeo)