I giallorossi, che fino a sabato avevano ben figurato con quasi tutte le rivali zona calda, hanno subito una brutta battuta d’arresto che rischia di minarne le consapevolezze.
Di certo quello appena passato non è stato un week-end da ricordare in casa Lecce. I giallorossi sono usciti distrutti dal faccia a faccia con una delle rivali per la salvezza, il Brescia di Corini. Una brutta botta per la classifica, un ko che rischia di minare il morale di Mancosu e compagni, che dovranno subito reagire. Soprattutto un gran peccato, perché prima della disfatta del Rigamonti i salentini avevano quasi sempre ben figurato con le dirette concorrenti.
Il Lecce veniva infatti da un ottimo trancio di girone d’andata in chiave scontri diretti. Le vittorie con Spal e Fiorentina e i pareggi tra il beffardo e l’amaro con Sampdoria, Sassuolo e Genoa stavano facendo vedere con grande positività la lotta per la salvezza. I giallorossi fino ad allora avevano infatti subito davvero solo con le big, dimostrandosi spesso superiori invece alle squadre di pari livello.
L’unico passo falso era stato, guarda caso, con l’altra neopromossa, il Verona, alla seconda giornata. Anche quella volta in casa Lecce regnava il terrore. “Saremo all’altezza della categoria?” era la paura equivalente al “Ci riprenderemo?” che serpeggia oggi. La risposta settembrina fu il sorprendente 1-2 di Torino. Ora sta alla grinta dei ragazzi di Liverani provare a ripetere, ancora una volta, la reazione super. E dimostrare che proprio dai ko più inattesi si può trarre la maggiore forza per lottare ancora e migliori di prima.
0 vittorie a casa…. Mai nessuna peggio…
neopromosse conta poco, conta che sono dirette concorrenti. Anzi erano perché almeno Verona è fuggita su.
Il ko che manca è anche quello del pareggio in casa con il genoa, scontro diretto che era assolutamente da vincere.