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Più condizionamenti esterni e errori estivi, difficilmente si poteva far meglio. Il nostro voto al mercato invernale del Lecce

Il bilancio delle operazioni condotte durante la sessione di gennaio contiene tante operazioni sfumate. Ma, visti i fallimenti di qualche innesto chiamato a dare di più in estate, e le pochissime risorse investite, il lavoro a gennaio di Mauro Meluso merita almeno la sufficienza. Il verdetto del campo ci dirà se basterà a recuperare.

Nel giudicare il calciomercato invernale condotto dal Lecce, è impossibile elaborare letture scevre dai numerosi fattori che hanno complicato non poco l’annata della banda Liverani, sul campo e anche sulla scrivania. A gennaio è difficile fare rivoluzioni, è improbabile cambiare totalmente una rosa.

SOLDI, NON SOLDI. A maggior ragione se le risorse finanziarie, limitatissime nel budget (il Lecce ha speso zero alla voce entrate), dovevano permettere in qualche modo l’accoglimento di calciatori con esperienza nella massima serie. Storicamente, però, si ricordano poche sessioni di calciomercato con un Lecce spendaccione. Meluso & C., però, al contrario degli anni di ampie plusvalenze della precedente serie A, ha cercato di costruire un castello nonostante qualche crepa intorno (spese per lo stadio, di cui si parlerà) e non a seguito di cessioni monstre.

EREDITA’ ESTIVA. Sulla campagna acquisti estiva, c’è poco da dire. Degli acquisti sulla carta (e in bilancio) importanti come Benzar e Imbula si sono rivelati dei totali fallimenti, chiedendo così gli straordinari al nucleo storico della promozione soprattutto nella prima parte di campionato. Contando la prima complicazione esterna dettata dai 5 milioni investiti per i lavori di restyling dello stadio Via del Mare, se già la missione era difficile, si doveva sbagliare il meno possibile per arrivare a gennaio con poche operazioni da concludere.

L’ANDAMENTO. Il torneo, con il vertiginoso calo invernale, ha palesato i limiti del centrocampo, inadatto numericamente e per qualità alle sollecitazioni della massima serie, e della difesa, la più battuta della Serie A vuoi per atteggiamento in campo programmato da Liverani iniziale, vuoi per mezzi tecnici a disposizione. Staff tecnico e società, iniziata già l’opera di rifacimento con Donati, sostituto in lista di Benzar, hanno optato per una ristrutturazione del centrocampo accompagnata da un colpo al centro della retroguardia.

NUMERI OK? La rosa, nella prima parte infarcita di calciatori accasatisi in Serie C, ora si compone di 25 giocatori. Le cessioni di Fiamozzi, Dumancic, Benzar, Gallo, Tabanelli e La Mantia hanno alleggerito il numero dei componenti a disposizione ma, sulla carta, le pedine sembrano adatte a coprire almeno tre soluzioni tattiche: il 4-3-1-2 classico di questi due anni, l’ipotetico 4-3-3 (con ruoli importanti per Falco e Farias) e il 5-3-2 usato con Inter e Verona. Visto che in questa sede si parla di costruzione della rosa, e contando le difficoltà esogene, l’architettura c’è. Spetterà agli interpreti in campo invertire la rotta.

AL CENTRO DELLA DIFESA. Inutile nascondersi. La ricerca del difensore centrale, già di per sé poco agevole in un calciomercato di riparazione come quello di gennaio, si è resa difficile giorno dopo giorno. L’idea iniziale di Liverani era Bonifazi, ma il calciatore ha virato per il ritorno alla Spal. Trattativa fuori portata quindi, come lo è stata la seconda chance Djidji. Partito Bonifazi, il Toro non si sarebbe mai privato di un altro centrale senza adeguate sostituzioni. Sfumati gli obiettivi principali, negli ultimi giorni è partita la corsa. Cetin ha confermato la maledizione tra il Lecce e i turchi. Dopo Burak Yilmaz e Acquah (ghanese di stanza ai turchi dello Yeni Malatyaspor) la terza trattativa con a che fare la terra anatolica non è andata in porto: Fonseca ha trattenuto il suo difensore a Roma. Fari puntati poi su Rogel, ma il Tolosa ha detto no al prestito con diritto di riscatto. La scelta poi approvata è stata Nehuel Paz del Bologna, giunto ieri al fotofinish. A compensare tutti i no ricevuti, si è preparato il colpo ad effetto Juan Jesus, ma la reticenza del brasiliano al prestito ha fermato a Paz l’elenco degli arrivi nella retroguardia.

SPESSORE A CENTROCAMPO. Una musica diversa invece dovrebbe suonare in mediana, il reparto più a corto di fiato e gambe. Deiola dà legna (difficile assicurarsi Ionita senza offerte adeguate e/o contropartite), Barak lotta per tornare quello di due stagioni fa e Saponara ha dato il meglio di sé nelle squadre che lottano per salvarsi. Come detto prima, senza sprofondare nello sconforto e guardando lo stato dei fatti, sono stati fatti degli interventi sufficienti senza grandi picchi. Come tantissimi aspetti calcistici, se la portata dei nuovi calciatori produrrà risultati, in automatico aumenterà anche lo spessore del mercato appena chiuso. Abbiamo già toccato la tematica Acquah, ma il calciatore, nonostante le conferme pubbliche di un affare dato da via Costadura come in diritura d’arrivo,

IMBULA BLOCCA L’ATTACCO. Il fotofinish, importante spesso per l’incontro tra domanda e offerta di molti calciatori, poteva regalare un passo in più a questa sessione per andare oltre la sufficienza. Da gennaio, Lecce e Stoke City hanno provato invano a trovare una nuova destinazione a Giannelli Imbula, fuori dal progetto tecnico. Il congolese ha rifiutato il Gaziantepspor, rimanendo così a libro paga di Sticchi Damiani. In caso di buona riuscita dell’affare era pronto un arrivo dall’estero per sostituire numericamente La Mantia e dare all’attacco, che già conta su Falco, Farias, Babacar e Lapadula, una carta-sorpresa in più. Beni Badibanga dello Waasland-Beveren era il prescelto, ma il Lecce non poteva permettersi il suo ingaggio senza la fine del rapporto con Imbula. Peserà anche questo?

 

 

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4 anni fa

La verità è una in serie A ci vogliono tanti soldi se non li hai non puoi competere

Filippo
Filippo
4 anni fa

Anche senza soldi si possono fare campagne acquisti buone/ottime ( un certo Osti in passato ce l’ha dimostrato).
L’inesperienza e le “poche conoscenze” (amicizie), a questi livelli si pagano, eccome

Susy
Susy
4 anni fa

Se non erro abbiamo acquistato tutti giocatori rotti…Speriamo cu resuscitanu

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