Il responsabile sanitario del Lecce si è pronunciato, sulle colonne del settimanale Il Giallorosso, sul caldo tema dei problemi fisici riscontrati dai giallorossi, assolvendo lo staff.
RICORDI. “Questo è per me il sedicesimo anno con il Lecce. Un rapporto fatto di momenti bellissimi e grandi emozioni. Tra i ricordi più belli ci metto il nono posto con Mazzone, miglior risultato di sempre del club, e la strepitosa rimonta con Delio Rossi nel 2003/2004″.
RECORD. “Quest’anno abbiamo effettivamente subito un numero di defezioni fisiche importante. Non porto uno storico preciso sotto questo punto di vista, ma mi sembra di non aver mai visto a Lecce tanti infortuni come quest’anno. A portare a ciò sono certamente una serie molteplice di fattori”.
CAUSE. “Non credo ci siano errori nella programmazione delle sedute, dei carichi di lavoro, o la sottovalutazione di una serie di parametri. Posso garantire che oggi, ancor più che nel passato, i calciatori sono monitorati singolarmente proprio al fino di avere ogni aspetto sotto controllo. Credo che gli incidenti fisici siano causati per lo più dalla frenesia che il calcio attuale impone, e che porta il corpo ad un certo tipo di carico. In più mettiamoci i tanti impegni settimanali che modificano il lavoro in sede di allenamento, con tutti i rischi del caso”.
C’è qualcosa che non torna, non credo che il Lecce sia l’unica squadra vittima di frenesia. Non cadiamo di stile con giustificazioni ridicole e cerchiamo di essere seri e professionali.
ma su Palaia MA DI CHE PARLIAMO su.
Fate un confronto con le altre squadre, un confronto serio su. giocate MANCO LA COPPA ITALIA.
Ma porca trota ma DAVVERO PENSATE che la gente che sta a casa e tifosi siano dementi? e su Dottore.
Peppino…. Pippi… Con tutto il bene che ti voglio…… gli infortuni muscolari che abbiamo avuto sarebbero già inaccettabili in una squadra che fa tre competizioni e gioca DAVVERO con ritmi frenetici ogni tre giorni. Figurati per noi, che giochiamo a malapena una volta a settimana.
Peppino sei un idolo assoluto, ma a sto giro hai pisciato fuori dal vasetto
Con tutto il rispetto Dottò…. ma che cazzo nc’ era intra du bicchieri stasera?
GRANDE DOTTORE
Impegni settimanali ?? Dottore che una partita a settimana porca miseria devono giocare quando ero ragazzo giocavo a calcio con gli amici dalle 15.00 a quando i giocatori nn si vedevano più per il buio senza allenamento e con tutte le condizioni climatiche ….. Ora nn reggono 90 minuti mah ! PS io all’epoca bevevo solo acqua frisca te la funtana
Peppino number one !
Ha ragione il dottor Palaia, rispetto ad altri club che giocano in competizioni europee, noi abbiamo un parco calciatori ridotto fino a pochi giorni fa sempre gli stessi elementi sono scesi in campo senza poter mai rifiatare.
Forza Peppino! Forza LECCE!
Prima di parlare del dott. Palaia, assicuratevi di aver prima lavato la bocca. Possibilmente con acido muriatico
è la stessa frenesia delle altre 18 squadre di serie A o riguarda solo il Lecce?
effettivamente giochiamo troppe competizioni internazionali!
??????
#paraculo
si giocare campionato e champions è stressante
Già chissà come mai agli altri nn succede….. Dici dici ca tocca cu se ritira???
Le altre squadre hanno le stesse frenesie eppure mi sembra che si “rompano” di meno i calciatori
I molti impegni settimanali valgono anche per noi?ha generalizzato non poco,figurati chi corre per due tre competizioni
Frenesia di cheee??? Non giochi coppe ne cazzi di altro genere.
no certi siti fantastici mo puru lu peppino secondo voi non sa fare il suo lavoro e trova scuse come disse Totò ma fatemi il piacere
Campionato, coppa Italia e Champions purtroppo creano queste problematiche
Poi però dovete spiegarmi una cosa: un muratore, che porta a casa 70 euro al giorno – se no chioe – si alza alle 5 ed alle 6 sta sul lavoro a caricare mattoni. Finisce alle 14 (bona cu ni ae) ed il giorno dopo ricomincia la stessa fatica. No recuperi. No pausa. No sostituzioni. Niente Gatorade… al massimo Dreher. E se si infortuna so cazzi. Ora spiegatemi la differenza
la dreher
Mi sembra una scusa un po’ banale detta da dott palaia