Capitolini ben al di sotto delle aspettative, con l’ottavo posto più vicino del quarto obiettivo di inizio stagione. Una mancata vittoria con il Lecce potrebbe far saltare il banco.

Domenica allo Stadio Olimpico è previsto un tardo pomeriggio ad alta tensione. Roma-Lecce è infatti una sfida che non solo per i salentini, ma anche per gli avversari, vale tantissimo. E, vista la delicata situazione dalle parti di Trigoria, forse ancor più per questi ultimi.

Come abitudine da ormai diverse stagioni, anche quest’anno la Roma era indicata come immediata inseguitrice delle pretendenti allo Scudetto. O, quantomeno, favorita numero 1 per il quarto posto. Il piazzamento Champions era ed è il principale obiettivo del club il cui passaggio da Pallotta a Friedkin, ma allo stato attuale delle cose è lontana sei punti. Ben più vicino l’ottavo posto che vuol dire non arrivare in Europa, visto che il Milan è sotto di appena quattro lunghezze. Inoltre la possibilità di vincere un trofeo è semi sfumata, vista l’eliminazione dalla Coppa Italia e la non straordinaria confidenza romanista con un’Europa League in cui continua a faticare.

Insomma, l’ex Skakhtar Paulo Fonseca non ha avuto un approccio indimenticabile con il campionato italiano. Dopo un avvio altalenante, a metà autunno i giallorossi sembravano aver trovato la quadra, e una discreta continuità. Tra la quinta e la diciassettesima giornata si è registrato il miglior momento di Dzeko e compagni che, forti di una difesa consolidata e di un centrattacco finalmente in palla, sembravano poter consolidare almeno la quarta piazza. La sicurezza di Pau Lopez, lo strepitoso approccio avuto da Smalling, la definitiva consacrazione di Pellegrini e Zaniolo, l’eterna efficienza di Dzeko: la Roma sembrava poter spiccare definitivamente il volo.

Una mera illusione per i tifosi della sponda giallorossa del Tevere. Da fine andata in poi, infatti, il tracollo coinciso con il grave infortunio occorso alla stellina Zaniolo e con un mercato invernale che ha portato in dote solo scommesse (Ibanez, Villar, Perez). Una vittoria col Genoa e un pareggio nel derby. E’ questo il disastroso bottino della Roma targata 2020.

Un bottino che mette in piena discussione il ds salentino Petrachi e, ancor più, il tecnico Fonseca. Le idee del portoghese, uno che si era presentato con il dogma “attaccare sempre e comunque”, sembrano essere sfumate al ribasso, laddove non svanite. E l’ambiente ha iniziato a risentirne, soprattutto alla luce della penuria di risultati registrati. Ecco perché un ko, o forse anche un pareggio, potrebbe costar caro al tecnico romanista.