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ESCLUSIVA – Davide Lapadula: “Mio fratello, che guerriero! Ama Lecce e vuole segnare per la salvezza”

Il fratello maggiore dell’attaccante del Lecce ci racconta il suo rapporto con lui e le qualità che hanno consentito al bomber giallorosso di arrivare in quella Serie A che ora vuole mantenere.

A suon di gol e di lotta su ogni pallone, Gianluca Lapadula sta provando con tutte le sue forze ad aiutare il Lecce lungo la strada che potrebbe portare alla permanenza in Serie A. Grinta e qualità che la punta proveniente dal Genoa ha saputo far conoscere ai tifosi giallorossi in questi mesi. Caratteristiche che non rappresentano certo una novità per chi Gianluca lo conosce meglio di tutti, ovvero il fratello maggiore Davide. Noi lo abbiamo sentito in esclusiva.

Due anni di differenza, esperienze comuni in campo. Che legame c’è tra i fratelli Lapadula?

“Un rapporto bellissimo e molto forte. Siamo quasi coetanei, dunque abbiamo condiviso gran parte della nostra vita e siamo molto uniti. Certamente il calcio ha favorito il consolidarsi di questo legame, già nei primissimi anni alla Juventus, nelle giovanili, fin quando poi ci separammo perché lui continuò in bianconero mentre io andai tra i dilettanti. E soprattutto quando andammo a Treviso, la prima esperienza lontano da casa per entrambi. Non era semplice ed è lì che il nostro rapporto si è rafforzato“.

Da Treviso in poi le vostre carriere hanno preso strade ben diverse. Com’è andata?

“E’ stato giusto così, perché lui è molto più forte ed era destinato al calcio di altissimo livello. Ha iniziato la lunga gavetta che lo ha portato in Serie C, poi al Parma, poi in Slovenia e nuovamente a ripartire dalla terza serie. Non ha mai mollato nei momenti più complicati, come il fallimento del Parma, e alla fine è stato giustamente premiato con la categoria che merita. Io ho raccolto quanto è giusto che raccogliessi. Dopo il Treviso ho giocato sempre tra Serie D e soprattutto Eccellenza, in diverse squadre importanti per la categoria, e nel frattempo mi sono immesso nel mondo del lavoro”.

Cosa credi abbia permesso a Gianluca di diventare un calciatore di Serie A? E queste caratteristiche peculiari le si vedevano già da piccolo?

“Sin dalle giovanili della Juve, le sue qualità tecniche importanti lasciavano intendere che avrebbe fatto strada. Questo nonostante facesse parte di una annata, quella dei ’90 bianconeri, tra le migliori dei recenti anni del settore giovanile juventino. C’erano elementi di qualità come Marrone, Rossi, Giuseppe Giovinco, tutti diventati ottimi professionisti, anche se ora è proprio Gianluca il miglior prodotto. E poi, soprattutto, è stato sempre un lottatore, sin da piccolo, non ha mai mollato e non si è mai arreso. Lo si vede anche oggi in campo, quando è palese che dia tutto in ogni partita, anche nelle più difficili e anche quando non riesce a fare gol”.

Pensi sia arrivato al top della sua crescita o può ancora raggiungere risultati importanti?

“Ha davanti a sé diversi anni di carriera a disposizione, in cui credo che per voglia e qualità possa togliersi ancora tante soddisfazioni e crescere ancora. I traguardi che può raggiungere sono importanti, a partire da quello per cui sta lottando a Lecce. E poi c’è un sogno che si chiama Mondiale, che per uno come lui potrebbe anche diventare realtà”.

Come si sta trovando in maglia giallorossa e, più in generale, nel Salento?

“Benissimo, decisamente. Ama Lecce, il suo territorio e il club per cui gioca. Si è trovando a suo agio con la squadra, ed anche per questo riesce ad esprimersi a certi livelli. Peccato per qualche acciacco e per le squalifiche, avrebbe potuto segnare ancora di più. E resiste la forte amarezza per l’ingiustizia subita in casa della Lazio, dove gli è stato tolto un gol buonissimo. Ma non demorde, e lotta ogni domenica per fare il suo per la maglia giallorossa”.

Cosa pensi del campionato che sta disputando il Lecce? Può arrivare alla salvezza?

“L’undici di Liverani sta facendo molto bene, sia in termini di risultati che lo vedono lottare per mantenere la categoria con tutte le possibilità a sua disposizione sia in termini di gioco. I giallorossi producono davvero un bel calcio, di qualità, e questo è uno dei loro punti di forza. Continuando così la salvezza può arrivare tranquillamente”.

Hai citato i mondiali di Doha 2022. Con che maglia Lapadula potrebbe disputarli?

“Questo è ancora presto per dirlo, perché lui è concentrato solo e soltanto sul Lecce e al momento non sta pensando a nazionali, siano esse Italia o Perù. E’ chiaro che, qualora arrivasse una chiamate della nazionale sudamericana, credo potrebbe anche essere presa in considerazione. Ma il presente dice Lecce, poi per Mondiali o Coppa America si vedrà”.

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4 anni fa

Un esempio per tutti

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4 anni fa

guerriero vero???

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4 anni fa

ti amiamo proprio per questo attaccante di razza FORZA LAPAGOAL

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