Calcio Lecce
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Balleri a CL: “Salvezze e tifo super, di Lecce grandi ricordi. E che scherzi a Colonnello con Lucarelli!”

L’ex difensore del Lecce, ospite ieri della nostra diretta Facebook, ha parlato dei momenti più belli, e non solo, vissuti da calciatore giallorosso.

APPROCCIO. “Arrivai a Lecce non conoscendo né piazza né compagni, fatta eccezione per Maspero e Biliotti. I dubbi furono però presto spazzati via sia dall’accoglienza che tutti mi hanno riservato che dall’ambientamento, che è stato decisamente agevole. Sono stati tre anni e passa bellissimi, che porto sempre nel cuore”.

MATCH-CLOU. “La partita-salvezza con il Torino la dimenticherò mai. Fu caricata tantissimo dal presidente loro, che dichiarò che sarebbero venuti a Lecce e vinto facile. E invece hanno subito la sconfitta, noi eravamo carichi e il pubblico fantastico, potevamo solo vincere. E la gara che più mi ha fatto godere a Lecce”.

GOL ALLA REGGINA. “Ho fatto pochi gol, quindi me li ricordo tutti benissimo. A Lecce fu l’unico centro, un centro molto importante. Cavasin ci diceva spesso di spingere, e nell’occasione sfruttai l’azione sviluppata sulla sinistra per chiudere dalla mia parte e farmi trovare libero di battere a rete. Una gioia indescrivibile”.

LUCARELLI. “Cristiano è un grandissimo giocatore ed un grandissimo amico. E’ arrivato dopo aver avuto dei problemi con il Valencia, lo abbiamo aspettato e ci ha ripagato alla grande. Con la sua potenza fisica, il suo impegno e i suoi tanti gol favoriti da una tecnica straordinaria per un elemento così fisico. Mi considero fortunato ad aver giocato con lui. Poi era un giocherellone, faceva tanti scherzi così come me. E la vittima preferita era Colonnello”.

GIOVANI. “Erano anni in cui il Lecce sfornava talenti a bizzeffe. Noi della prima squadra ci rendevamo conto del fatto che c’erano tanti giovani pronti a fare le fortune del Lecce. Vucinic e Ledesma era lampante avessero delle qualità superiori. E anche Bojinov, benché più giovane, dimostrava già grandissima tecnica”

TIFOSI. “Del Salento ricorderò per sempre la gente, il mare e la gente. Anche se in tre anni sono stato davvero benissimo a tutti i livelli. E poi il calore dei tifosi giallorossi è indimenticabile, ti dà una carica unica e una marcia in più. Giocare al Via del Mare è stata un’esperienza unica”.

SERIE A. “Il meglio di sé il nostro campionato l’ha dato, secondo me, negli anni novanta, fino al 2002 circa. Il livello medio era altissimo, era una Serie A zeppa di campioni. Il giocatore più forte che ho affrontato in generale è stato Ronaldo, praticamente immarcabile. Con la maglia del Lecce, invece, è stato molto difficile fronteggiare fenomeni come Shevchenko e Del Piero“.

ADDIO. “Mi sarebbe piaciuto lasciarmi meglio con il Lecce. Le stagioni con Cavasin furono bellissime, poi arrivò Delio Rossi e dopo poco mi mise fuori rosa. Non ho nulla da recriminare, ma ancora oggi non ne capisco il motivo. Mi spiace soprattutto per quei mesi trascorsi a lavorare in palestra da solo, non furono momenti bellissimi. Peccato solo non aver potuto far parte della squadra fino agli ultimi giorni prima di salutare, non potendo così dare il mio apporto”.

Qui l’intera puntata:

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Pontus Almqvist si è raccontato a 360°, dal passato tra Svezia e Thailandia al presente...
Abbiamo dialogato con l'ex allenatore giallorosso, attore protagonista delle prime due salvezze della gestione tecnica...

Dal Network

Altre notizie

Calcio Lecce