Ripercorriamo l’amore del leggendario allenatore romano per la città di Lecce riportando dei passi de “Una vita in campo”, autobiografia scritta dallo stesso Mazzone con Marco Franzelli e Donatella Scarnati.
IL MODO DI VIVERE. “Ogni panchina per me è una grande passione, anzi: un matrimonio. ‘Dove ho allenato, ho sposato’, questo è il mio motto. Nel senso che quando mi spostavo in una città ne sposavo la causa calcistica, ne abbracciavo la fede, mi innamoravo pazzamente di quel gruppo, di quel luogo, di quei tifosi”.
ARIA DELLA CITTA‘. “Ad esempio Lecce. Ci sono stato quattro anni. Dalla metà del campionato 1986/1987 in avanti. Il primo anno arrivammo fino agli spareggi per la promozione, l’anno dopo vincemmo il campionato di Serie B, poi due anni in Serie A. Una bella città, Lecce, ho capito perché la chiamano la ‘Firenze del Sud’. Mi piaceva passeggiare per le strade la sera tardi. Uscivo dal mio albergo e passeggiavo a lungo, per rilassarmi e pensare ai fatti miei. Mi conoscevano ed ero amico di tutti, mi salutavano sempre con un sorriso”.
IL VIA DEL MARE. “E poi lo stadio di Lecce: quando entravo e mi guardavo attorno avevo l’impressione di essere ad Ascoli, forse perché quello stadio, il Via del Mare, era stato costruito da Costantino Rozzi“.
IL RAPPORTO SPECIALE. “Al medico della squadra, Peppino Palaia, un amico fraterno, sarò sempre riconoscente insieme a tutta la mia famiglia perché, con una diagnosi tempestiva ed esatta, ha salvato la vita di mia moglie. Andarsene da Lecce fu un piccolo dolore”.
Un grande uomo ed un grande allenatore. Penso che sia tra gli allenatori più amati d’Italia
Il migliore allenatore che abbia mai avuto il Lecce Grazie mister Carlo Mazzone
Per me il migliore allenatore del LECCE DI TUTTI I TEMPI SAPEVA valorizzare i giovani e caricare i grandi con il bastone e la carota un calcio di altri tempi
Un grande ?❤️
Un signore in tutti i sensi!
Mister Mazzone, quanti ricordi quante battaglie, una su tutte la partita spareggio contro il Torino,lei è stato un Signore oltre che un tecnico di calcio e la sua spontaneità e simpatia hanno lasciato un segno indelebile tra noi tifosi giallorossi. Di sicuro lei rimarrà per sempre tra i migliori allenatori che il Lecce abbia mai avuto . Grazie per le emozioni che ci ha regalato.
Ma quale signore, un provocatore, un vastaso che di signorilità non aveva nulla… Quali insegnamenti ai bambini, maestro di come si arrivava alle risse
Un grande uomo, prima ancora che un grande allenatore
Da metà 1986-87, per essere pignoli ?
Un grande uomo e un grandissimo mister, Carlo Mazzone per sempre nel cuore dei salentini. Grazie sor Carletto