L’ex centrocampista della Juventus e della Nazionale, candidato alla presidenza dell’AIC (Associazione italiana calciatori) parla a TuttoMercatoWeb.com.
TANTI MA. “Tante squadre non volevano giocare, stando a quanto aveva dichiarato Spadafora tanti calciatori non volevano tornare. Il ritorno in campo non è la vittoria di nessuno. E poi ci sono i soliti ma. Sicuramente ci sono tanti ma attorno alla Serie B e alla Serie C. E tanto altro. Spero soprattutto che si possa finire il campionato senza playoff o algoritmi vari. Una trovata singolare, poi in emergenza tutto è possibile”.
ALCUNE PARTITE SI GIOCHERANNO NEL POMERIGGIO. “Non sono d’accordo con chi lo ritiene un problema. Perché è un problema che non esiste. Io ho giocato anche a luglio e agosto. Abbiamo giocato ad orari peggiori. In emergenza ci si può adattare. Per i calciatori non sarà un problema scendere in campo alle 17:15. Sicuramente a quell’ora non si giocherà a Lecce o Napoli”.
CAPITOLO CONTRATTI. “Questa è la differenza tra la Germania e noi. Il problema va risolto, siamo già in ritardo. Chi di competenza avrebbe dovuto risolvere questa situazione prima di stabilire la data di ritorno in campo e di pensare agli orari. C’è stata confusione”.
RIPRESA. “Non vedremo un calcio eccellente. Allenarsi a casa è diverso. Inizialmente non sarà uno spettacolo fantastico, poi bisognerà vedere strada facendo”.
POLTRONA AIC. “Volontà e voglia ci sono. Mi sembra che ultimamente siamo state fatte cose con tanta confusione. I calciatori devono essere gli attori principali e se oggi non vengono ascoltati un motivo ci sarà”.