Il Procuratore Patrick Bastianelli ha parlato al Messaggero Veneto del nodo contrattuale legato ai prestiti dei giocatori e sul caso Lecce
Se ne discuterà in Consiglio Ferale, in programma lunedì e si cercherà di fare chiarezza sui termini relativi all’estensione dei contratti dei giocatori in prestito e in scadenza il prossimo 30 giugno. Ora si tratta dell’urgenza anche per il Lecce. Sulla vicenda è intervenuto l’avente Fifa e procuratore sportivo Patrick Bastianelli.
NORME CERTE. “Servono. L’estensione della stagione sportiva portata al 31 agosto, causa pandemia è una situazione nuova per tutti e il punto chiave è che la federazione non può prolungare i contratti di un calciatore con un club automaticamente, tema inerente al diretto del lavoro che prevede un accordo specifico tra le parti”.
SCADENZE. ” E’ il caso più spinoso, perché senza un nuovo accordo con la società, il giocatore non può giocare oltre il 30 giugno e questo falserebbe il campionato, perché senza un nuovo accordo alcune società si troverebbero a non poter avere a disposizione dal 1 luglio calciatori che magari precedentemente sono stati protagonisti durante la stagione e andando anche contro le intenzioni della Fifa che suggerisce e consiglia di estendere i contratti di prestito per poter terminare la stagione sportiva con gli stessi calciatori precedentemente sotto contratto».
IL LECCE. “Hanno Bark dall’Udinese e anche Lapadula in prestito dal Genia ed è chiaro che in una corsa salvezza si arriverebbe a una situazione scomoda per molti. Con una negoziazione libera potrebbero esserci più problematiche da risolvere dovendo trovare accordo tra tutte le parti coinvolto che potrebbero avere interessi differenti nella trattativa”.
Una delle tante situazioni vergognose. Questo finale di campionato interessa solo agli addetti ai lavori (giornalisti compresi). Non può interessare ai tifosi.