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Accadde oggi – Doppio Vasari, Lazio ribaltata! 19 anni fa una delle salvezze più epiche (VIDEO)

I due gol del siciliano con il 10 sulle spalle permisero ai salentini di rimontare i campioni d’Italia in carica e conquistare una delle permanenze in A più sudate di sempre.

Il 17 giugno riporta alla memoria dei tifosi del Lecce una grande feste, tra le più sentite di sempre: quella per la salvezza della stagione 2000/01. In quella stagione i ragazzi di Alberto Cavasin strapparono con i denti una permanenza soffertissima, che all’ultimo atto sembrava quasi pronta a svanire. E invece proprio quell’ultimo atto, Lecce-Lazio 2-1 del 17 giugno 2001, rappresenta uno dei giorni più belli nella storia del club salentino.

A quella calda domenica pomeriggio (si arrivò a giocare così tardi poiché il campionato era iniziato ad ottobre) i giallorossi non giunsero spacciati, ma quasi. Conticchio e compagni erano infatti stati protagonisti di un ottimo girone d’andata, condotto spesso a ridosso della metà classifica, salvo crollare in un ritorno fatto di appena due successi. Uno con la Reggina e un altro, il più recente, datato addirittura 11 marzo con l’Udinese. Un’eternità.

Nei mesi seguenti quella formazione costruita sull’ottimo collettivo che tanto bene fece l’anno prima (condita da Panchina d’oro a Cavasin), praticamente crollò. I giallorossi, per due terzi del campionato in gran palla grazie alle abilità di Chimenti tra i pali, di Viali nel dirigere la difesa, di Conticchio e Giorgetti nel lottare in mezzo al campo e della coppia gol Vugrinec-Lucarelli, erano irriconoscibili. Pressioni e forma fisica in calo non gli stavano consentendo di esprimersi come loro solito.

Come se non bastasse, quel giorno al Via del Mare c’era da superare lo scoglio Lazio. Formazione fortissima, non a caso Campione d’Italia in carica. I biancocelesti non solo non perdevano dal 1° aprile, ma erano ancora in corsa per lo scudetto. Un’utopia pensare ad una contemporanea sconfitta di Roma e Juventus, certo, ma i ricordi di Perugia erano ancora troppo vividi in Nesta e compagni per non crederci. Insomma, con Napoli, Vicenza, Reggina e Verona alle calcagna ed impegnate in gare più alla portata, al Lecce serviva un’impresa.

Qualcuno sperava in una Lazio accomodante, già pronta al terzo posto. La realtà dei fatti mostro invece un undici, quello di Zoff, in forma devastante così come era stato nei tre mesi precedenti. Crespo due volte e poi Poborsky vengono stoppati all’ultimo. Il Lecce ci prova con coraggio, sebbene in una sola occasione: Peruzzi è clamoroso nell’opporsi al siluro su punizione di Viali. Sembrava un primo tempo da 0-0, e invece allo scadere Nedved è un treno che Balleri è costretto ad abbattere in area. E’ rigore, e Crespo porta avanti i suoi.

Privo del suo bomber Lucarelli, Cavasin si affida dopo l’intervallo alla sua unica prima punta: il 17enne Mirko Vucinic. Ma la spinta che arriva ai giallorossi è un’altra, ancora superiore alle qualità grezze del giovane montenegrino. C’è un Via del Mare che non smette un attimo, nemmeno nella pausa, di incitare i suoi beniamini. Il risultato è presto detto.

Dopo la pausa il Lecce è una furia. Nemmeno due minuti e la grande azione di Vugrinec trova il taglio da destra di Vasari, che buca Peruzzi per l’1-1. E’ pari ma non basta, i giallorossi lo sanno e accelerano ancora. Le occasioni fioccano, ma il liberatorio bis arriva soltanto 72′: punizione di Vugrinec, Peruzzi respinge in extremis ma sulla palla c’è ancora Vasari che fa centro. E’ il gol salvezza perché, complici le notizie che arrivano da Roma e Torino, alla Lazio fare punti non servirebbe più a nulla. Dopo il 90′ è invasione di campo e tripudio giallorosso.

 

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3 anni fa

Presente?❤️

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3 anni fa

Raffaele Mazzeo te la ricordi la ns invasione????

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3 anni fa

Io c’ero ?????

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3 anni fa

Io avevo addirittura rimosso Vasari come giocatore… ?

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3 anni fa

Anch’io entrai in campo e baciai la testa pelata di cavasin, quel purtroppo però successe un incidente mortale all’altezza di Zollino, dove persero la vita dei ragazzi di ritorno dallo stadio.

Gaspare
Gaspare
3 anni fa

Io c’ero…in tribuna Est… fantastico ricordo!
A pochi minuti dalla fine ero tra quelli in prima fila lungo la linea del fallo laterale…ero più verso la metà campo della Lazio… ricordo che Nesta alzava le braccia in alto come per dire…”così non si può giocare…” Molto probabilmente più impaurito dell’invasione di campo che a breve ci sarebbe stata…
Che ricordo magnifico…. grazie!

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3 anni fa

Io c’ero…

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3 anni fa

al fischio finale, entrai in campo…

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