Il tecnico torna a parlare di una partita di calcio. quella contro il Milan, ma non dimentica il tema delicatissimo degli spalti chiusi. Intanto conferma le defezioni di Barak, Deiola e Farias.
RIPRESA, LO SPIRITO. “E’ sempre quello di voler ripartire con il calcio e c’è grande voglia di ricominciare a giocare”.
INFORTUNI. “Per adesso paghiamo un prezzo abbastanza alto. Fermarsi per più di 70 giorni ha creato dei problemi. Ad oggi sono out Barak, Deiola e Farias più Dell’Orco e Donati squalificato. Per Farias e Barak l’attesa sarà breve”.
DUBBI. “In difesa Rispoli è un’alternativa. Non possiamo avere un pensiero unico perché le difficoltà sono dietro l’angolo. In mediana vediamo dopo aver fatto la conta nelle prossime ore. E’ evidente che quando hai due defezioni in un reparto le scelte diventano obbligate. Nel momento in cui ci si ferma per tanto tempo, soprattutto chi è stato fermo avrà grandi difficoltà”.
RIPARTENZA. “Non penso al calendario. Noi non rispettiamo molto i pronostici, possiamo vincere e perdere con tutti. E’ normale che i valori a bocce ferme sono molto differenti tra noi e queste due squadre. Ci sono delle incognite. Milan e Juventus hanno un piccolo vantaggio, noi però dobbiamo essere veloci bravi a farci trovare pronti in campo”.
STATO DI SALUTE. “Abbiamo avuto degli alti e bassi, ma mi auguro che il gruppo sappia affrontare nel modo migliore questa sfida contro un avversario molto forte nelle individualità. Possiamo colmare queste differenze solo con il collettivo”.
QUOTA SALVEZZA. “Io credo che la quota sia sempre intorno ai quaranta, chi oggi ha meno di trenta punti è in lotta per conservare la categoria”.
SPALTI CHIUSI. “Io sono stato uno dei primi a parlarne. In uno stadio come il nostro 8/10.000 persone sarebbero potute entrare. Mi auguro che se non da subito ma presto si possano riaprire anche gli stadi con le misure adatte che ci possono riportare alla normalità. Ci adeguiamo, ma il calcio senza tifosi non è lo stesso sport”.
forza misteeer
Non lo sento convintissimo