Il popolare giornale francese ha dedicato uno speciale alla scelta di marketing dell’US Lecce. La società salentina ha creato nell’estate del 2018 il proprio marchio di abbigliamento sportivo. Corrado Liguori e Andrea Micati hanno colloquiato con i reporter d’Oltralpe.
“Una scelta molto coraggiosa, siamo stati tutti presi per matti, ci hanno detto che saremmo finiti a giocare in mutande“, così il responsabile marketing dell’US Lecce Andrea Micati esordisce quando si parla di M908. Il brand è nato due stagioni fa, a seguito della decisione presa dal sodalizio dopo la conclusione del contratto con Legea. “Il tifoso che compra i nostri prodotti ha la sensazione di sostenere il nostro progetto”, aggiunge Micati.
ANALISI. Il cammino avvincente dei ragazzi di Liverani ha fatto sì che il Lecce arrivasse subito in Serie A. Con addosso il proprio marchio con il lupo e l’anno di nascita del club. I giallorossi sono l’unica squadra dei top 5 campionati europei che veste un marchio autoprodotto, una situazione senza precedenti. Il vicepresidente Liguori descrive criticità e soprattutto effetti positivi: “A breve termine, siamo stati penalizzati, ma a lungo termine la nostra scelta sta pagando. Non dobbiamo dare conto a nessuno, questa è la cosa più importante. Reinvestiremo i proventi in strutture per le giovanili“.
IL PERCHE’. Le ragioni dell’azzardo M908 partono anche da una sorta di atteggiamento diffuso delle grandi case di abbigliamento sportivo. “Per i club come il Lecce, i grandi marchi non si impegnano molto e non ti passano la gamma migliore dei prodotti – spiega Micati – Per quanto riguarda i piccoli marchi, invece, il problema è diverso: piuttosto che dare visibilità a un marchio che non ha attratto i consumatori, abbiamo preferito creare il nostro marchio e investire in esso”. Per chi potrebbe pensare a un modello replicabile, Liguori aggiunge: “Ma attenzione, il nostro modello è difficile da imitare per altri club della nostra dimensione perché abbiamo una forte identità territoriale, un vero ancoraggio. “
PRODUZIONE. L’Equipe conclude con un appunto sulla fattura dei prodotti di abbigliamento. Solo le calze, ad oggi, sono prodotte localmente. Dall’altra parte, per una questione di costi, e come tutti i grandi marchi, le maglie sono prodotte in Cina.
