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Le pagelle del Lecce: Barak-Lapadula, giocate che pesano. Questo è il vero Falco, bene la difesa

Udinese-Lecce, le pagelle giallorosse: anche Mancosu decisivo in un centrocampo concreto e attento. Delude soltanto Calderoni.

Gabriel 6,5 – L’Udinese non è formato vacanza ma quasi, e trova la porta solo in due occasioni. Sulla prima è strepitoso a dire di no a De Paul, poi è costretto ad arrendersi a Samir. Il secondo tempo è ordinaria, ed attentissima, amministrazione, con tanta e continua carica trasmessa ai compagni

Donati 6 – Grinta e corsa da vendere, ma questa non è una novità. Le novità sono invece la grandissima sofferenza su Sema, che per poco non manda in porta De Paul, e quel retropassaggio sbagliato che poteva costare carissimo. In avanti si propone però senza sosta, provandoci senza soluzione di continuità

Lucioni 6,5 – Con Okaka è sofferenza continua sul piano fisico soprattutto all’inizio, ma alla fine è lui ad uscirne vincitore. Il Lecce soffre, suda, rischia, ma non subisce mai così poco come oggi. E lo zio sfiora anche il gol con un destro al volo che poteva comunque sfruttare meglio

Paz 5,5 – Prestazione zoppicante del centrale argentino, da subito in difficoltà per contenere Nestorovski, che per fortuna gli sfugge solo in fuorigioco. Un’inutile ammonizione nella fase iniziale del match ne compromette la prestazione, di lì in poi timorosa e balbettante. E Liverani lo cambia presto nella ripresa

dal 52′ Meccariello 6,5 – Tutt’altra sicurezza, precisione e puntualità rispetto a Paz. Come a Bologna entra alla grandissima e a Lasagna lascia le briciole, disturbandolo nell’occasione del sanguinoso retropassaggio di Donati. Chiude alla grande, dominando le palle alte

Calderoni 4,5 – I tifosi esultano per il rientrante mancino, che però riesce a far peggio di chi lo ha sostituito nelle ultime giornate. Un paio di cross imprecisi davanti, ma soprattutto un disastro continuo dalla cintola in giù. Tanti gli errori, su tutti il modo fin troppo facile con cui si perde Samir: niente, in copertura non è assolutamente da Serie A

dal 52′ Dell’Orco 6,5 – Finalmente incisivo, finalmente sicuro nonostante un paio di passaggi sbagliati, finalmente protagonista in positivo. Certo, l’arrendevolezza dei friulani e di Ter Avest in particolare presta il fianco ad un pomeriggio tranquillo. Ma lui ci mette alla grande il suo con quella palla orizzontale poi trasformata in oro dalla premiata ditta Barak-Lapadula

Mancosu 6,5 – Come sempre l’ultimo a mollare, il primo a crederci davvero e fino all’ultimo. Regala dinamismo ad un centrattacco davvero troppo statico e scarico. Gli manca la giocata decisiva, che trova però dagli undici metri tornando freddo e preciso

dal 58′ Majer 6,5 – Entra in campo con la giusta concentrazione, dimostrando il giusto mix tra grinta e qualità. Tocca tantissimi palloni e li sfrutta quasi tutti, mandando anche in porta Falco, stoppato in extremis. Nel finale la quantità e cattiveria fondamentali

Petriccione 6 – Ha giocato gare migliori, e le maglie sorprendentemente strette e poco propositive del centrocampo friulano non lo aiutano certo. Cerca il jolly dalla distanza, ma alla fine è più utile con i tocchi vicini che danno respiro alla squadra. In difficoltà nell’accorciare su De Paul, Liverani gli preferisce Tachtsidis nel concitato finale

dall’82’ Tachtsidis sv

Barak 7 – Fisicamente non è al top, ma non è novità odierna. Ciononostante le accelerazioni della mediana di Liverani passano dai suoi piedi, soprattutto nel concitato e teso secondo tempo. Poi, la magia: il tocco per Lapadula lì dove chiunque, forse sbagliando avrebbe tirato. Un tocco che tiene accese le speranze

Falco 7 – Non è il Falco versione devastante visto a Bologna, ma poco ci manca. Si libera sempre benissimo e calcia tantissimo, mancando solo in precisione in almeno quattro occasioni. Dal suo mancino tagliatissimo nasce il fallo di mano di Becao che riapre tutto

Shakhov 6 – Spesso nascosto, spesso con i suoi ritmi, ma protagonista di una gara pulita ed a completo servizio della manovra. Gli manca la giocata spaccapartita, che comunque prova con un bel mancino dal limite. Soprattutto utile nel dettare i ritmi e conquistare punizioni utili nei momenti-clou

Lapadula 7 – La sua gara è praticamente tutta nel minuto 81. Cross dalla sinistra, sponda da punta navigata e tap-in da falco d’area di rigore, quello che troppo spesso è mancato a questa squadra, e quasi mai per colpa sua. Prima e dopo lotta e poco altro, ma oggi davvero il resto non conta

dall’82’ Saponara sv

All. Liverani 7 – Non il Lecce più bello dell’anno, ma finalmente un Lecce efficace. Quante volte avremmo voluto vedere in passato una squadra così, concentrata e pulita dietro, tutto sommato cinica in avanti. Le risorse forse non lo hanno permesso, ma ora il passato non conta: serve solo ripetere la stessa prova orgogliosa e da squadra che sa quello che vuole con il Parma

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