Nel giorno del sessantesimo compleanno del mitico Diego Armando Maradona, il suo ex compagno e bandiera del Lecce, Pedro Pablo Pasculli, ha parlato del rapporto con il Pibe de Oro nell’intervista a Tuttomercatoweb.com.
ORGOGLIO. “Aver giocato con Diego è stato il massimo, un grande onore. E’ stato il più forte del mondo, oltre che un amico e un compagno di squadra. Abbiamo giocato insieme nell’Argentinos Juniors e in Nazionale, per poi essere avversari in Italia. Persona per bene, non ha mai fatto pesare ai compagni il fatto di essere il migliore, cosa importantissima. Mi sono sempre sentito un privilegiato ad aver giocato con lui, già quando avevo vent’anni”.
MONDIALE ’86. “Il ct Bilardo ci portò in ritiro per un paio di mesi, con l’obiettivo di arrivare al top in Messico. Eravamo un grande gruppo, ci parliamo sempre ancora e con Diego l’esperienza fu bellissima. Eravamo davvero una famiglia. Tra l’altro in ritiro ero in camera con Maradona. Dopo il mio gol con l’Uruguay ai quarti Bilardo non mi fece giocare le semifinali con l’Inghilterra. E allora Diego, dopo avermi visto giù di morale, mi rincuorava, sosteneva, e incitava sempre”.
ARGENTINOS JRS. “Allo stadio lo spogliatoio era piccolissimo, ti passavano tutto l’occorrente per vestirti da una finestrina. Il primo giorno mi sono messo in un angolo, anche perché avevo vent’anni. Poi arrivò Diego e si presentò. In campo e negli allenamenti mi metteva a mio agio, a cena mi coinvolgeva. Si vedeva che era un leader“.
LECCE-NAPOLI. “Siamo stati avversari solo in Italia, sì, ma era sempre meglio averlo come compagno di squadra. Ricordo che quando ero nel Lecce mister Carlo Mazzone gli metteva addosso Luigi Garzya per controllarlo, ma era davvero dura per tutti”.
Giocatori di altri tempi e non sti bambini che fanno capricci… Calci nel culo e pedalare perché pagati!!! Da bambino vedere dal vivo i pasculli,barbas,moriero,benedetti suscitavano in me grandi emozioni? . Bei tempi!