Walter Novellino, allenatore in attesa di una chiamata, parla a Il Quotidiano di Puglia (intervista di Antonio Imperiale) dell’attuale campionato di Serie B e della sfida di domani tra Lecce e Frosinone.

IN ATTESA DI UNA CHIAMATA. «Ho una maledetta voglia di rituffarmi nella mischia, riprendermi i miei giorni, le mie emozioni. Aspetto che qualcuno si ricordi, se ne accorga».

PROMOSSO DALLA B ALLA A 4 VOLTE. «Venezia, Napoli, Piacenza, Sampdoria, si sarebbe aggiunta anche Ravenna se non ci avessero tolto due punti per un petardo. Seguo molto le squadre dove sono stato, seguo molto da vicino il Lecce di Eugenio Corini, che ho avuto con me nel Torino. Eugenio illuminava il campo, molto bravo sul piano tecnico e sul piano umano, conosce molto bene il calcio, a Brescia, dopo aver vinto il campionato, avrebbe meritato di più. Ma Cellino è imprevedibile. É già partito bene con il Lecce».

FROSINONE-CHIEVO IN TV. «Gran bella partita fra due ottime squadre. Il Frosinone, inizialmente sotto di due gol, ha avuto la capacità di ribaltare la partita, vincendo tre a due con una doppietta di Novakovic, uno che te lo raccomando, già quattro reti in campionato come il polacco del Lecce, Stepinski, sarà bello vederli sui due fronti al Via del Mare, ma Lecce-Frosinone ha davvero tanti motivi per un appuntamento che avrebbe meritato un grande pubblico».

FATTORE CAMPO? «È tutto molto relativo. Specialmente quest’anno, senza pubblico sugli spalti il fattore campo non ha davvero alcun valore. La squadra frusinate ha il pregio di sapersi chiudere bene e ripartire, con uomini che conoscono la categoria, e sanno come sia fondamentale subire pochi gol. È molto abile, il Frosinone, nella fase di non possesso».

LECCE, ATTACCO SUPER. «In evidenza mi pare che ci sia soprattutto la macchina da gol del Lecce, in quanto ai gol subiti, i 12 del Lecce non devono scandalizzare in rapporto alla produttività offensiva. Corini sa dare il giusto equilibrio».

TANTI EX IN CAMPO. «Io penso che ad incidere saranno soprattutto le due squadre con i rispettivi complessi e con gli atteggiamenti mentali. Hanno entrambe le stesse possibilità di vincere grandi qualità, equilibri importanti. Nel Lecce contano molto giocatori come Tachtsidis, Mancosu, Coda, mi piace tanto anche il portiere Gabriel. E poi c’è Falco che è straordinario, ha qualcosa di speciale sul piano tecnico, Eugenio lo sta gestendo con intelligenza in questa fase e lo metterà nella condizione di esprimere tutto se stesso ed il Lecce sarà ancora più grande. Il Frosinone ha dovuto fare i conti con il Covid che ha condizionato la squadra nella fase iniziale. Il Covid non lascia lavorare bene, lascia il segno sull’aspetto mentale, psicologico. Il Frosinone, come peraltro il Lecce, ha una grande società e un allenatore che lo sta forgiando al meglio sul piano tattico. Sarà una partita fra due squadre che si contenderanno la serie A sino alla fine».

LOTTA PER LA PROMOZIONE. «È un campionato ancora anomalo. Ci saranno certamente la Salernitana, che con un allenatore navigato per la B, una squadra pratica, essenziale, l’Empoli che esprime sempre un buon calcio, la Spal, calibrata per una stagione di vertice, il Chievo e ovviamente il Monza, che ha fatto un po’ di fatica ma in Brianza c’è tanta gente che mastica calcio e adesso tocca a Balotelli, uno che mi è sempre piaciuto e che alza il livello del campionato, cogliere forse l’ultima occasione importante».