L’attaccante romano, dopo il lungo tira e molla con la società nel cuore della sessione invernale di calciomercato, caratterizzata da sole voci senza compimento relative al suo trasferimento, è un elemento centrale dello scacchiere di Corini.

Da un congedo parso fisiologico dopo una relazione mai sbocciata in due tranche di sei mesi con la maglia del Lecce alla centralità nel momento più importante della stagione, con l’entusiasmo della piazza alle stelle, il passo è brevissimo. Stefano Pettinari si è preso improvvisamente il centro del palco dell’attacco del Lecce. Abbiamo più volte parlato del suo zero alla voce gol nella prima parentesi, quando, voluto fortemente da Liverani, non riuscì a sfondare. Passati (o rinviati) i tempi della ricerca di una nuova maglia, Corini, che in verità sempre gli ha concesso del minutaggio, lo ha posto al fianco di Coda.

Una volenterosa prestazione in casa della Reggiana e poi finalmente il gol, il quarto del Lecce, contro il Chievo. Il timbro ha suggellato con fermezza la titolarità di Pettinari al fianco dell’esplosivo Hispanico. Le potenzialità di strappo a partita in corso di Pablito Rodriguez, poi, hanno indotto Corini a una staffetta, ideale, con l’ex Crotone. Più lottatore e collante con i compagni Pettinari, più sgusciante e pungente il baby spagnolo. A Venezia è giunto il bis su errore di Ceccaroni e poi il simbolo con tanto di riga tracciata per sancire il tris.

Sul lancio di Tachtsidis, Pettinari ha bruciato Jaroszynski e Gyomber e anticipato Belec con un diagonale chirurgico. Un gol da punta che fa tornare l’orologio ai grappoli di gol segnati con il Trapani. E fa niente se la puntura fa male a Fabrizio Castori, l’allenatore capace di rilanciarlo sulle coste occidentali della Sicilia. E’ presto per parlare di conferma, ma l’insegnamento che si trae dall’esperienza del calciatore è quello di, anche con razionalità, recuperare l’orgoglio e l’importanza di fare il proprio mestiere, il gol, nonostante una situazione contrattuale non facile e un futuro tutto da scrivere.

Pettinari, in scadenza con il Lecce a fine stagione, ha rifiutato delle proposte di rinnovo pervenute dalla società di via Costadura. I ‘no’ al prolungamento hanno creato degli screzi con la dirigenza, conclusi con le dichiarazioni di Corvino: “Pettinari? Non ho mai detto che è un calciatore fuori rosa -ha sancito il direttore tecnico a fine mercato-, ma solo che non rientra nei nostri piani in ottica futura. Ribadisco che è un calciatore a disposizione dell’allenatore”. Bene, Pettinari, con lavoro e volontà gambe in spalla, ha risposto sul campo, dimostrandosi decisivo anche nella lotta alla Serie A, categoria solo assaggiata col Pescara.

Il gol di pregevole fattura segnato nell’importantissima sfida al vertice contro la Salernitana evidenzia ancora l’evoluzione del 29enne, calciatore stato sempre nel pieno delle dinamiche di spogliatoio nonostante il suo precedente status. Così si è espresso pubblicamente capitan Mancosu dopo la dedica che Pettinari ha voluto tributargli dopo la rete segnata ai campani. Il finale di stagione è destinato a scrivere altri capitoli, ma di certo, a Lecce o altrove, con queste prestazioni Pettinari si sta costruendo un’altra chance per continuare a fare bene il proprio lavoro. Certo, se le cifre aumenteranno ancora, il telefono di Corvino squillerà. Dall’altra parte, Eugenio Corini avrà probabilmente delle argomentazioni da proporre…