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GdM – Ventura spinge il Lecce: “È la strada giusta per arrivare in Serie A”

L’ex allenatore giallorosso parla alla Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) delle prestazioni del Lecce di oggi.

RECORD BATTUTO. «I primati sono fatti per essere battuti. Sono quindi contento che il Lecce 2020/2021, imponendosi a Pisa e inanellando il sesto successo di fila, abbia superato il record di cinque vittorie consecutive in serie B che fu stabilito dal Lecce 1996/1997, da me allenato. Per l’affetto che mi lega alla piazza salentina, spero che questo risultato possa portare ad analogo epilogo e che la formazione diretta da Corini centri, a fine torneo, come fece la mia, la promozione in A. Quando mancano sei giornate alla conclusione, la strada intrapresa è senza dubbio quella giusta.  Bisogna percorrerla sino in fondo, con grande convinzione nei propri mezzi e con la consapevolezza che, tra i cadetti, nulla può essere dato per scontato, né nel lungo né nel breve periodo, oltre che in ogni singolo incontro».

LECCE DI OGGI. «Il Lecce 2020/2021, ridotto dalla retrocessione dalla A, ha dovuto adeguarsi, innanzitutto a livello mentale, alla nuova serie, per poi ingranare al top proprio nel momento cruciale del torneo.  Il Lecce 1996/1997, da neo promosso dalla C, inanellò una striscia di cinque successi di fila nei primi cinque turni, sorprendendo tutti. Imporsi, a seguire, in tanti incontri, è sempre una impresa molto complicata e lo è a maggior ragione in un contesto particolare come il torneo cadetto, da sempre molto equilibrato».

VITTORIA IMPORTANTE A PISA. «L’Arena Garibaldi è un campo molto ostico per chiunque. Inoltre, quella toscana è una buona formazione. Il fatto di avere vinto, soffrendo, ha permesso ai calciatori salentini di lanciare un ulteriore messaggio alle dirette rivali, ma anche di fare crescere la propria autostima. Simili vittorie, per di più quando giungono in una fase decisiva come questa, hanno sempre un peso enorme nell’economia di una annata agonistica».

MASSIMO CODA. «Il bomber di Cava de’ Tirreni è una garanzia assoluta tra i cadetti. Nel Lecce si sta confermando ed esaltando.  Penso che possa farsi apprezzare anche in A. Ha 32 anni, ma ci sono diversi esempi di attaccanti che si sono consacrati nella massima serie alla sua età».

GIOVANI. «Oltre ai grandi meriti di mister Corini, dei calciatori e della proprietà penso che si noti chiaramente la mano del direttore generale dell’area tecnica Corvino. Lui è bravissimo nello scovare ragazzi di talento poco noti, ma lo è altrettanto nel completare con i giusti innesti un organico nel mercato di riparazione, in base alle esigenze. Penso all’arrivo, a gennaio, di un professionista esemplare dell’esperienza e della personalità di Maggio e di una classe ’99 come Hjulmand, scelto evidentemente perché la rosa necessita di determinate caratteristiche tecnico-tattiche e temperamentali».

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3 anni fa

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