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Tiribocchi a CL: “Corvino una garanzia, giusto tenere Corini. Ora serve un Lecce determinato come il mio”

Abbiamo intervistato per voi l’ex bomber del Lecce Simone Tiribocchi, una promozione in Serie A da protagonista nell’attacco di Papadopulo e oggi allenatore e commentatore per DAZN.

Cosa pensi del campionato di Serie B in svolgimento, ed in particolare come valuti il cammino del Lecce?

“E’ un campionato molto particolare a causa del Covid, poiché reso complicato da assenze e dalle altre variabili che tutti abbiamo visto in questi mesi. E’ il campionato più difficile degli ultimi anni in Serie B, dunque considerando un po’ tutto, nonché in primis l’attuale situazione di campionato, non si può che ritenere positivo il cammino sino ad oggi dei giallorossi. Il Lecce è partito bene nonostante le novità, poi ha avuto una fisiologica frizione in inverno per riprendersi, eccome, nella fase clou della stagione”.

Mettere i giovani al centro del nuovo progetto tecnico è la scelta giusta?

“Dipende anche dalle strategie della società, ma sappiamo bene come Corvino rappresenti una garanzia. E’ uno dei direttori tecnici più importanti in circolazione, in assoluto. Quando punta su un giovane è perché ci crede davvero ed il suo modus operandi può portare risultati e utili importanti al suo club. Ha un gran talento in ciò che fa e a Lecce ne sapete qualcosa. Quando si vuole avere un occhio al bilancio puntando però a risultati ambiziosi è la scelta perfetta per unire le due strade”.

Quanto è stato importante confermare Eugenio Corini nonostante i malumori della piazza nei momenti di maggiore difficoltà?

“E’ un allenatore che conosce bene il campionato, avendolo vinto anche a Brescia. Ha sempre dimostrato, quest’anno come in passato, di avere le idee chiare e di perseguire un modulo che consenta di esprimerle. Confermarlo è stata la scelta giusta, anche perché stava lavorando bene nonostante risultati a volte non entusiasmanti. Non dimentichiamo però quanto sia difficile fare subito bene quando arrivi in un posto nuovo, con nuovi progetti e ambizioni”. 

Prima dello stop forzato è arrivato il successo di Vicenza condito di reazione al ko con la SPAL. Come hai visto il Lecce delle ultime uscite?

“Perdere con la SPAL ci può stare perché lo hai fatto con un club che è al livello delle prime. Gli estensi magari hanno deluso sotto alcuni aspetti, ma hanno qualità e risorse non inferiori a chi è più su in classifica. Per i giallorossi comunque un passo falso dopo tante partite è preventivabile, ciò che è importante era reagire subito ed il Lecce lo ha fatto espugnando il Menti. Cosa non facile perché il Vicenza era agguerrito dopo i 2 ko di fila e batterlo era tutt’altro che scontato”.

Poi l’inatteso stop al campionato. E’ stata presa la decisione giusta?

“Non entro in merito a ciò perché non è facile valutare, vista la complicata situazione di contesto ed i tanti fattori da considerare. Quando ci sono venti società che discutono ognuno ha spesso la sua idea a complicare il tutto. Ciò che conta è salvaguardare la salute degli atleti e del movimento. Certo è che ci sarà un maggio infuocato”.

Come dovrebbe comportarsi una squadra chiamata ad un tour de force così decisivo?

“Anche a dicembre si è giocato a lungo ogni tre giorni ed abbiamo visto tutti quanto sia stato duro. Da calciatore ti dico che è complicato. Non c’è tempo per recuperare come si vorrebbe, dunque gli allenamenti saranno importantissimi così come la gestione delle risorse. Da allenatore è ancor più dura, perché bisognerà dosare i carichi e gestire al meglio ogni seduta ed ogni partita”.

Il tuo Lecce promosso nel 2008 ai playoff è l’esempio perfetto di una squadra che, nonostante la beffa di una promozione mancata dopo un campionato ottimo, ha reagito prendendosi con forza la A ai playoff. Cosa consiglieresti ad una squadra che si dovesse trovare nella vostra stessa situazione?

“Noi disputammo un campionato assolutamente strepitoso, come testimoniano gli 83 punti totali. Certo dispiaceva aver perso il derby con il Bari, ma la reazione fu imminente sebbene non bastò a garantirci la promozione diretta. Dopo la regular season non eravamo delusi ma arrabbiati, così arrivammo ai playoff sicuri delle nostre forze. Quando si arriva a match da dentro o fuori un po’ di paura c’è sempre, ma la determinazione era superiore. Questo Lecce è squadra giovane ma ha anche la giusta esperienza per reagire ad eventuali passi falsi ed arrivare pronta a playoff che spero non siano necessari. Negli spareggi è importante l’aspetto fisico e quello psicologico ancor di più. In queste ultime gare servirà grande determinazione per superare i duri ostacoli ravvicinati”.

Cosa cambieresti dei tuoi due anni e mezzo in maglia Lecce?

“Sinceramente mi sarebbe piaciuto salutare con la salvezza in Serie A, ovvio. Nel 2009 siamo retrocessi al termine di una stagione sfortunata nella quale avremmo potuto raccogliere di più. Ho ancora una grande amarezza per quel ko a Bologna arrivato con un gol di Di Vaio in netto fuorigioco”.

Quali sono i tuoi più bei ricordi degli anni vissuti in giallorosso?

“Senza dubbio il poker calato al Bari nel derby e poi i festeggiamenti per la promozione in Serie A, con tanto di pullman scoperto e folla festante, nonché famiglia e amici al mio fianco. Fu davvero strepitoso”.

Una domanda inevitabile in giorni come questi: che opinione ti sei fatto sulla SuperLega?

“Si parla tanto e da anni di questa SuperLega e non si è mai fatto nulla. Si potevano fare delle regole per impedirlo, ora si grida allo scandalo. Francamente so solo che il calcio è bello sul campo mentre fuori è sempre molto complicato”.

Prima di salutarci, cosa auguri ai tuoi ex tifosi giallorossi?

“Ai tifosi del Lecce, a cui voglio un sempre a un grandissimo bene, così come agli altri tifosi dico di tenere e mantenere alte la fede e la passione. Spero di rivederli tutti incitare i propri calciatori, magari offendendo meno gli avversari, e tifare per i propri colori dagli spalti di uno stadio strapieno. Lo sport senza pubblico è decisamente più brutto”.

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Manlio Giaracuni
Manlio Giaracuni
3 anni fa

Un signor calciatore. Speriamo di rivivere gioie come quella promozione

Silvio Tempesta
Silvio Tempesta
3 anni fa

TIRI, sei rimasto nei nostri cuori.
FORZA LECCE SEMPRE E COMUNQUE!!!

Ottavio
Ottavio
3 anni fa

Forza Lecce!

Giorgio Cheva
Giorgio Cheva
3 anni fa

Che grande il bomber

Oronzo
Oronzo
3 anni fa

Grande TIR, non ti dimenticheremo mai

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