Il centrocampista con il passato in terza serie, tra le altre, anche al Lecce, ha parlato in conferenza stampa del periodo d’oro che sta vivendo con la Nazionale.
“Ero partito come ventisettesimo e mi sono sentito parte di questo gruppo sempre, senza pensare ad altro. Dopo le convocazioni che mi vedevano escluso il mister mi aveva chiesto la cortesia di restare e di vedere come andavano le cose. Poi si è infortunato Sensi e sono rientrato in lista. Mi sono sempre sentito parte del gruppo dalla prima convocazione, è la cosa bella del nostro collettivo. Mancini ci fa sentire tutti importanti. In carriera ci sono stati tanti momenti difficili. In C non giocavo, è stato difficile, ho anche pensato di smettere ma sono andato avanti perché amo giocare a calcio e voglio farlo per tutta la vita”.
E non sei stato neanche l’unico giovane che le follie di Braglia hanno rischiato di far smettere.
Avevo un’ottima impressione sia di lui che di Riccardi, che però ha avuto quel brutto infortunio e fini l’anno in anticipo. Spero ancora che anche il difensore possa esprimere le sue capacità.
Complimenti a Braglia, grande valorizzatore di talenti.