L’ex capitano del Lecce ha concesso un’intervista a tmw dove ha parlato del proprio futuro professionale prima di dire la sua sulla stagione appena conclusa alla Triestina, eliminata dai playoff dalla Virtus Verona.
ALTERNATIVA. Lepore potrebbe tornare nel girone meridionale della Serie C, vinto con il Lecce nel 2017/2018: “So che il mio procuratore ha sentito il Catanzaro, ci sono dei colloqui in corso e vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane. Hanno un allenatore come Calabro che, secondo me, è molto importante per la categoria”. A 35 anni, non manca la voglia di ricominciare l’ennesimo campionato: “Sto bene, ho voglia di giocare e non vedo l’ora di trovare una soluzione e di partire in ritiro con la mia nuova squadra. Le motivazioni fanno la differenza ,ne ho tante e sono carico. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, aspetto novità dal mio agente e voglio sposare un progetto ambizioso”.
ALABARDATI. Il laterale destro, però, chiarisce altri aspetti: “La priorità è la Triestina, però ad oggi non ho ricevuto nessuna chiamata e sono svincolato. Giustamente mi sto guardando attorno, come giusto che sia”. Sulla stagione passata, Lepore prova a leggere la sua esperienza in terra giuliana, dalla firma alle insidie affrontate sino alla sconfitta nei playoff: “Il Covid ha rappresentato un ostacolo, molti calciatori sono mancati nei momenti topici a causa di questa malattia. Le colpe dei giocatori ci sono, è chiaro. Siamo noi a scendere in campo e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità senza scaricarle sull’allenatore. E’ andata male, ci tenevamo tutti a conseguire un risultato diverso. Avevo accettato perché avevo voglia di giocare: da giovane devi farti conoscere, quando superi i 30 anni devi dimostrare che il fisico regge e hai tanti anni di carriera davanti. Ho avuto il mio spazio e credo di aver ripagato la fiducia nel migliore dei modi. Peccato davvero per l’epilogo playoff”