Il 28enne dello Zurigo, atteso nel Salento per le visite mediche, non sarà il primo calciatore del Gambia a vestire la casacca del Lecce.
Assan Ceesay cercherà di segnare dei gol preziosi per raggiungere la salvezza e capitalizzare al meglio l’esplosione tecnica raggiunta nello scorso campionato allo Zurigo.
La nazione di Banjul però ha già avuto un rappresentante nel Lecce: nella seconda parte della stagione 2015/2016, a gennaio arrivò nel Salento Ali Sowe, attaccante esterno prelevato dal Modena ma in prestito dal Chievo. Nel 3-4-3 di Piero Braglia, Sowe ha contribuito più che altro a partita in corso totalizzando sette presenze in campionato, con un gol in Lecce-Foggia 3-1, e due in Coppa Italia di Serie C. L’esperienza del classe 1994, coetaneo di Ceesay, fu tutt’altro che fortunata. Sowe vestì altre maglie in Italia, tra B e C, senza però trovare la giusta dimensione. Prima del Lecce, 5 gol in B con la Juve Stabia, sempre di Piero Braglia, e, nella seconda parte della Serie C 2016/2017, 6 segnature con la Vibonese dopo l’incolore passsaggio al Prato.
La carriera di Sowe conobbe però l’esplosione sull’altra sponda adriatica del Salento. Nel 2017/2018, gli albanesi dello Skenderbeu lo tesserano e Sowe vince la Scarpa d’Oro del campionato albanese con 21 reti e 5 assist, giocando anche l’Europa League. Il gambiano passa poi ai bulgari del CSKA Sofia, dove resta due stagioni e mezzo con 47 reti e 10 assist in 101 presenze. A febbraio del 2021, lo step successivo nel curriculum di Sowe è la Russia. Con il Rostov, che lo paga 3 milioni, Sowe esordisce alla grande rifilando una doppietta allo Zenit San Pietroburgo.
Speriamo che non sia anche il secondo Babacar
Benvenuto a Lecce.