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Konan, il miglior africano del Lecce (per ora…) che si perse a 23 anni. Dopo aver scritto la storia

Da grande promessa giallorossa a meteora, l’ivoriano ha lasciato il calcio che conta a soli trent’anni. Ora Ceesay proverà a superarlo nella classifica di miglior africano di sempre nella storia del Lecce.

Quella di Axel Cedric Konan è una carriera alquanto singolare. A lui, ex attaccante ivoriano classe 1983, sono legati molti momenti importanti della storia del Lecce anni Duemila. Quasi, se non tutti, concentrati nei primi anni da professionista di un calciatore che troppo poco ha fatto rispetto alle enormi potenzialità.

Dopo gli inizi Costa d’Avorio, ad Abidjian (ex capitale del paese degli Elefanti) e dintorni, Konan arrivò in Europa e fu portato nel Salento dall’importante rete di osservatori che facevano capo a Pantaleo Corvino. Fisico esile solo all’apparenza, andatura felpata che dava l’impressione di una lentezza di base solita a tramutarsi in repentine accelerazioni e tecnica da calciatore formato. Questo sconosciuto 16enne si mise in mostra già nelle giovanili giallorosse, appena giunto nel 1999, guadagno vertiginosamente spazio.

Gli Allievi, subito la Primavera e, nemmeno 18enne, l’esordio in un Lecce-Juve del 2000. Un piccolo antipasto di una carriera che partì in picchiata verso le luci della ribalta. Nel 2001/2002 qualche altra piccola puntatina in prima squadra, con tanto di gol che vale un punto in Venezia-Lecce 1-1, ad appena 18 anni. Konan inizia a farsi scoprire ed amare, soprattutto da quel Delio Rossi che lo lancia spesso in B l’anno dopo. 16 presenze e 2 gol utili a dare una mano nel ritorno in Serie A.

20 anni ma già 3 gol e una promozione, niente male. Ed è lì che inizia il trittico di stagioni da protagonista di uno dei gioielli del club di Semeraro, pronto a spiccare il volo e diventare un big. Nel 2003/2004, soprattutto grazie a un grandissimo girone di ritorno, contribuisce a costruire la salvezza giallorossa. E lo fa soprattutto in un pomeriggio di aprile che passa alla storia, del club leccese e del campionato italiano.

Stadio Delle Alpi, Juventus-Lecce 3-4. Konan è praticamente inarrestabile, supera avversari come birilli e batte due volte Gigi Buffon. Per i giallorossi sono tre punti fondamentali in chiave salvezza, per l’ivoriano l’etichetta di giovane tra i più interessanti della Serie A, e non solo. E il talento di Abidjan si dimostra tale anche una volta che il suo mentore Rossi saluta: arriva Zeman, c’è da correre. Konan lo fa a modo suo, ma anche quest’anno sono gol (ancora 6) e salvezza. Su tutti quello fondamentale con il Milan (prima di un’espulsione) e quello, da tre punti e bellissimo al termine di una grande cavalcata, a Brescia.

Non c’è due senza tre? Per Konan sì, per il Lecce no. Stavolta i 6 centri dell’ivoriano, molti dei quali pesanti (ancora decisivo in un 1-0 al Milan), non riescono a contribuire alla permanenza in Serie A del club salentino. Lecce in B, ma senza il classe ’83. In estate infatti si fa avanti il Torino, che rileva Konan in prestito per puntarvi in chiave lotta per la permanenza in massima serie. Le cose non vanno però come previsto: un brutto infortunio nega al 23enne di proseguire nel processo di crescita che lo ha visto protagonista negli anni precedenti in maglia giallorossa.

Appena 5 apparizioni, 0 centri e il ritorno a Lecce l’estate successiva. Ma non era, non sarà più questione di Lecce come ambiente ideale per esprimersi. Dopo il 2006, Konan non sarà più lo stesso ovunque. Non riuscirà non solo ad esplodere, ma nemmeno ad avvicinarsi lontanamente ai livelli raggiunti in precedenza. Due stagioni in giallorosso tra A e B, con 18 partite giocate e una rete prima del trasferimento a Bellinzona.

Nella Superleague svizzera 16 presenze e 2 centri nel 2010/2011, poi un’annata da svincolato prima del canto del cigno con i rossoneri del Sorrento. Appena 7 gare in Serie C1 senza guizzi in riva al Tirreno, dunque la decisione di appendere gli scarpini al chiodo (salvo una breve ripresa in terra estone con lo Zenith Tallin nel 2017).

Si chiude così a soli 30 anni la carriera da calciatore di Konan, giovane promessa di un Lecce di cui, con 20 gol all’attivo, è il sesto miglior marcatore in Serie A. Ed il miglior africano in assoluto almeno per ora, con la speranza che la neo punta gambiana Assan Ceesay possa superarlo o almeno ripeterne le gesta. Che magari saranno state contenute nel tempo, ma hanno comunque regalato ai tifosi emozioni indimenticabili.

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xnovo
xnovo
1 anno fa

Ascolta tutti gli inni del Lecce + alcune parodie recenti e cori dei tifosi

Last edited 1 anno fa by xnovo
Pastasciutta
Pastasciutta
1 anno fa

Che dire…Bell’articolo e bellissimi ricordi…per me é stato uno di quei calciatori che ho amato di più, grandissimo giocatore non del tutto compreso, che rimarrà nella storia del Lecce per quei gol alla Juve uno più bello dell’altro…un ragazzo d’oro! Peccato per la sua discontinuità… Sono convinto che con un po’ più di fortuna sarebbe diventato uno dei calciatori africani più forti al mondo, aveva tutto, fisico, tecnica sopraffina e una velocità che usava solo quando era convinto di farcela. Non si é mai capito il perché fosse sempre triste e spaesato, per me uno dei giocatori che rimarranno per sempre nei ricordi di noi tifosi. Ciao Axel…

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1 anno fa

Lo scopriremo solo vivendo…..

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1 anno fa

Il migliore è stato ayew

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1 anno fa

Konan era proprio forte!!!! Peccato che si è ritirato presto una progressione spaventosa, poteva dare tanto ancora

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1 anno fa

Nu ne difficile

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1 anno fa

Ricordo ancora quel Konan scatetenato di juve lecce

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1 anno fa

All’epoca era spesso oggetto di critiche, uno dei tanti talenti della “cantera” giallorossa (molti non capivano che fortuna avessimo, e neanche alcuni dirigenti del Lecce lo hanno mai capito, o non avrebbero dilapidato un simile patrimonio)… per me e altri era “l’unicu neru ca nu fuce”, “ma sulamente iddru scrufula sempre?”, ecc ecc.
Rivedendo oggi alcune partite dell’epoca ci si può invece rendere conto di come in giovanissima età facesse cose che all’epoca, in quel contesto di un livello 10 volte superiore a quello odierno, erano “normali”… ma che in realtà oggi lo farebbero annoverare facilmente tra i migliori esterni d’attacco/seconde punte del campionato. Sarebbe facilmente un Bernardeschi (quello della Fiorentina, non quello di oggi), un Berardi o un Orsolini. Sarebbe stabilmente da squadra da Europa League.
Così come quel Lecce oggi sarebbe da Champions.

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1 anno fa

Basta che non sia come Babacar… lms

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1 anno fa

Se non gli rompiamo le p…. Sì.

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1 anno fa

Il paragone bisognerebbe farlo con SOWE
gambiano come lui

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1 anno fa

Cullu frenu a manu teratu scappava

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1 anno fa

E Niang dove sta??? L’articolo è scomparso….

Toty
Toty
1 anno fa

Konan un mito e tanti rimpianti. Sarà sempre un figlio DI LECCE

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1 anno fa

Konan per quanto riguarda i gol in Serie A è il 5° (poiché Pasculli e Vucinic sono a pari merito),e tenendo conto del ruolo (non era una prima punta),presenze ed infortuni credo che a Lecce abbia lasciato un curriculum eccezionale e non facilmente raggiungibile.
E se anche fosse (e mi auguro che Ceesay possa fare meglio) il livello di difficoltà dei gol di Konan è 10 volte superiore a quello attuale poiché Konan affrontava Cafu Nesta Stam e Maldini per es. e tanti altri campioni che oggi non esistono in nessun campionato Europeo.

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1 anno fa

He will when given the opportunity and required support to adopt to the league quickly.

Rosario
Rosario
1 anno fa

Un vero peccato,era un fenomeno,poi non si capisce perché è sparito dalle scene in quel modo.Cmq epici i gol contro la Iuve ed il Milan.Se non sbaglio per un fallo su un giocatore dell’ Atalanta ,fu massacrato.

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