Intervistato da La Gazzetta dello Sport (di Francesco Calvi) il terzo portiere racconta il Lecce
IL SUO RUOLO – “Ho avuto un confronto con Hjulmand dopo Bologna. Era fondamentale che tutti, soprattutto i nuovi, capissero le esigenze della piazza. Qui non importa se prendi quattro o cinque gol, ciò che conta è che ognuno dia il meglio di sè”.
HJULMAND VITTIMA DEGLI SCHERZI – “Gli scherzi coinvolgono tutti, però Hjulmand è la vittima preferita. Ha un modo di fare tutto suo, molto…nordico. Lo prendiamo in giro per come parla, e lui s’innervosisce. C’è da dire però che ultimamente si è italianizzato. Quando carica la squadra nel pre-partita prima del discorso ripete sempre le stesse cose: Graziano e Francesco (i due fisioterapisti) venite tutti! È un rito scaramantico”.
UMTITI – “Quando facciamo una partitella, Baroni mette in palio bibite e merenda. Guai a pagare pegno portare cibo salato, Samu vuole il pasticciotto”.
LA SUA CARRIERA – “Gioco nel club della mia città e ho persino indossato la fascia da capitano. È un privilegio”
Marco, Ti ho sempre stimato… tanto!
Non solo perché sei Leccese vero, ma perché sei un esempio di professionalità ed attaccamento alla maglia. BRAVO !!!
L’intervista di Hiulmad su sky è stata il top! Per il resto fare gruppo è importante. Strfezza sicuro li progetta i scherzi.
Chi è il secondo?
Bleve, terzo portiere, dai che c’è la fai.. Tutto pagato 😉
Bravo Marco, riferimento importante ma di poche parole, non qualche quaquaraquà di “capitano” che si sentiva leader perché ballava sui tavoli e girava in auto dentro lo stadio!
Marco il capitano morale dei giallorossi.
E ci sono stranieri ke non parlano italiano dopo anni e anni…
Devono prendere esempio incece
Menomale almeno si divertono
Lui è capitano e fa discorsi e questi ridono? Ma va dormi bleve
????? magari rileggete l’articolo più volte prima di commentare
Sicuri che sia il terzo portiere???