Appuntamento posticipato al prossimo 27 gennaio con l’applicazione del fuorigioco semiautomatico.
Una scelta legata all’equità, per rendere uniforme il girone d’andata e quello di ritorno.
IL PRESIDENTE. “Siamo pronti ad applicare anche in Italia, come al Mondiale, il fuorigioco semiautomatico già alla ripresa del campionato il prossimo 4 gennaio”, questo aveva accennato in una recente intervista il presidente Lorenzo Casini. Come spesso accade però c’è un ma che cambia le carte in tavola, manca solo l’ok definitivo ma a fine gennaio inizia una nuova era per il fuorigioco e adesso si che sarà questione di millimetri.
COME FUNZIONA. Grazie alle 10-12 telecamere installate sul tetto di ogni stadio, in grado di seguire la palla e tutti i calciatori rilevando 29 punti del corpo 50 volte al secondo, infatti, il sistema riporta al computer le esatte posizioni in campo. I dati del tracciamento vengono poi inviati prontamente alla sala Var e nel giro di 20 secondi è possibile stabilire se una situazione di gioco sul filo dell’offside sia regolare o meno. Attenzione però: la decisione finale continuerà ad essere presa dall’arbitro, perché la nuova tecnologia si limita a offrire un segnale di fuorigioco automatico agli ufficiali video. Questi ultimi validano la decisione proposta attraverso un controllo manuale sulla posizione calcolata degli arti del giocatore e poi informano l’arbitro. Ovviamente è sempre il direttore di gara a giudicare se il fuorigioco sia attivo o meno.
Le regole di gioco non si cambiano a campionato in corso