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Umtiti, la nota di solidarietà di Barcellona e Nazionale francese

Il club azulgrana ha diramato un comunicato di solidarità a Samuel Umtiti, ieri bersaglio di cori razzisti provenienti dal settore occupato dai tifosi della Lazio. La notizia, che ha registrato la condanna da parte del presidente FIFA Gianni Infantino, rimbalza intanto su tutti i principali media del mondo.

Il mondo del calcio esprime la massima solidarietà a Samuel Umtiti, ieri uomo copertina in campo e fuori del successo del Lecce, il terzo di fila, contro i biancocelesti. Il francese, al pari del compagno Lameck Banda nel primo tempo, è stato oggetto di buu e ululati provenienti dallo spicchio di stadio riservato ai supporter della Lazio. L’accadimento però non ha inciso sulla prestazione titanica del difensore, leader incontrastato del pacchetto arretrato del Lecce sia prima sia dopo i minuti di sospensione decretati dall’arbitro Marinelli per permettere la diffusione del messaggio contro la discriminazione razziale. Mentre si attendeva l’intervento dello speaker, il Via del Mare ha scandito con forza il nome di Umtiti, diventato beniamino del suo nuovo pubblico in uno dei giorni più difficili mentre, sul campo, finalmente s’iniziava a vedere la forma fisica giusta dopo due anni praticamente fuori dai radar.

BARCELLONA E FRANCIA. Il Barcellona, club che detiene i diritti sul cartellino di Umtiti in prestito nel Salento, ha diramato un comunicato: “L’FC Barcelona dà tutto il suo sostegno a Samuel Umtiti e appoggi la totale opposizione a qualsiasi segno di violenza, razzismo, xenofobia e intolleranza”. Nella serata di ieri c’era stato anche il post della Federation Francaise Football: “Tutto il nostro supporto a Samuel Umtiti – si legge sul profilo twitter della FFF – e al suo compagno di squadra Lameck Banda, vittime di insopportabili canti razzisti durante l’ultima partita contro la Lazio. Siamo con te Sam!”.

AIC. L’Associazione italiana calciatori condanna con fermezza i gravi episodi di intolleranza accaduti ieri nel corso della partita Lecce-Lazio, con i calciatori giallorossi Samuel Umtiti e Lameck Banda che sono stati oggetto di insulti razzisti da una parte della tifoseria laziale presente allo stadio. Così il presidente Umberto Calcagno: “Esprimiamo vicinanza e incondizionata solidarietà ai due calciatori a nome di tutti noi – ha detto il presidente Umberto Calcagno – con l’augurio che si faccia quanto prima chiarezza sull’accaduto e, accertate le responsabilità, si applichino le opportune sanzioni ai soggetti colpevoli di questi gravi comportamenti. Ci ispiriamo ai più rigorosi valori di uguaglianza e rispetto reciproco e condanniamo da sempre ogni forma di discriminazione razziale. Questi sedicenti ‘tifosi’ nulla hanno a che vedere con milioni di appassionati che seguono lealmente il nostro sport”.

DAL MONDO. I deplorevoli fatti accaduti ieri hanno avuto un eco mondiale, se ne parla infatti anche negli Stati Uniti sulla CNN passando poi per i principali giornali europei come L’Equipe, Der Spiegel, Le Monde, AS e SPORT. “Il calcio è piacere e gioia, il resto non conta nulla”, Umtiti ha postato su Instagram nella serata di ieri rispondendo agli haters. Poche parole, essenziali, per sintetizzare e sentenziare su tutto ciò che è successo.

 

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Gennaro
Gennaro
1 anno fa

Per arginare il fenomeno del razzismo propongo, in caso di recidiva di cori razzisti da parte di tifosi, di vietare l’ingresso di questi tifosi negli stadi in trasferta. Qualora queste manifestazioni razziste si verificassero nel proprio stadio, si potrebbe punire la Societa’ sportiva, alla quale appartengono questi tifosi, facendo giocare la propria squadra a porte chiuse.

Fabio
Fabio
1 anno fa

La cosa più semplice da fare è quella di non fare entrare il pubblico laziale sia a Roma che in trasferta, ogni volta che nella squadra avversaria c’è un giocatore di colore (cioè tutte…) e cusi vidimu se la spiccianu!

Luciano
Luciano
1 anno fa

Non capisco, perchè non si usino telecamere per isolare questi imbecilli e punirli adeguatamente, assieme a quegli altri amanti dei botti. Nessuna pietà per chi si dimostra incivile . Con le tecnologie, presenti in tutti gli stadi è veramente un gioco dare un volto all’imbecillità e toglierceli da torno per sempre. Considerando che, giocatori e tecnici si coprono la bocca quando parlano, individuare i responsabili di questi cori è semplice, basta volerlo.

gigio
gigio
1 anno fa
Reply to  Luciano

dato che chi entra allo stadio ha il biglietto nominativo, e trattandosi di una trasferta sono solo poche centinaia,allora non gli si deve permettere di entrare allo stadio per un periodo di tempo anche in casa,solo così forse chi non c’entra nulla la volta successiva denunci i veri responsabili in modo che siano allontanati solo loro

Antonio
Antonio
1 anno fa

Samuel resta a Lecce!!
Insieme a Pongracic, Baschirotto e Falcone difesa d’acciaio 💛❤️

Alessandra
Alessandra
1 anno fa

Si devono solo vergognare. Il calcio di una volta non esiste più. Non è la prima volta che accade un episodio così grave!!! E per i tanti tifosi come me, che seguono il calcio appassionatamente senza violenza e razzismo, è un colpo al cuore. Banda e Umtiti continuate ad esprimere sempre il meglio di voi sia in campo che nella vita. Siete splendidi. In bocca al lupo. Sempre e solo forza Lecce

Massimo
Massimo
1 anno fa

I cretini ci saranno sempre

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